Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno...
Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno stile cinematografico moderno che ha già fatto la storia.
Ma la potenza di THE WOLF OF WALL STREET non è nella critica ad un mondo corrotto dal denaro ma nel trattato non convenzionale che si fa di un paradiso terrestre sconosciuto ai più, libero dalle pieghe sociali tanto è al di sopra delle nostre teste e dominato da un'anarchia dionisiaco-pagana fatta di straordinari piaceri e danni collaterali terreni.
Sono le singole scene a tramortire lo spettatore, lasciato costantemente tra l'incredulità e la risata, sconvolto dalla capacità creativa e poi autodistruttiva dei protagonisti, principale carburante di un film costantemente sopra le righe.
L'autore rischia molto seriamente qui di fare qualcosa di veramente veramente innovativo.
Film in cui regista e protagonista sono in splendida forma.
DiCaprio è forse alla sua migliore prova attoriale di sempre (avrebbe meritato l'oscar a mani basse) e Scorsese...bhè, è...
Film in cui regista e protagonista sono in splendida forma.
DiCaprio è forse alla sua migliore prova attoriale di sempre (avrebbe meritato l'oscar a mani basse) e Scorsese...bhè, è Scorsese.
Film che mostra i molti eccessi del protagonista, Jordan Belfort, e che per alcuni è durato un po' troppo. Ma secondo me invece è la durata giusta, perchè è il regista che vuole arrivare a nausearti da tutti quegli eccessi mostrando alla fine ciò che avviene quando si fa una vita del genere.
Ottimo film a mio parere.
Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno...
Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno stile cinematografico moderno che ha già fatto la storia.
Ma la potenza di THE WOLF OF WALL STREET non è nella critica ad un mondo corrotto dal denaro ma nel trattato non convenzionale che si fa di un paradiso terrestre sconosciuto ai più, libero dalle pieghe sociali tanto è al di sopra delle nostre teste e dominato da un'anarchia dionisiaco-pagana fatta di straordinari piaceri e danni collaterali terreni.
Sono le singole scene a tramortire lo spettatore, lasciato costantemente tra l'incredulità e la risata, sconvolto dalla capacità creativa e poi autodistruttiva dei protagonisti, principale carburante di un film costantemente sopra le righe.
L'autore rischia molto seriamente qui di fare qualcosa di veramente veramente innovativo.
Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno...
Quello degli yuppies non è un argomento di discussione nuovo e il modo di raccontare di Martin Scorsese, così danzante, allucinatorio eppure così meticoloso nel descrivere ciò che vediamo, è uno stile cinematografico moderno che ha già fatto la storia.
Ma la potenza di THE WOLF OF WALL STREET non è nella critica ad un mondo corrotto dal denaro ma nel trattato non convenzionale che si fa di un paradiso terrestre sconosciuto ai più, libero dalle pieghe sociali tanto è al di sopra delle nostre teste e dominato da un'anarchia dionisiaco-pagana fatta di straordinari piaceri e danni collaterali terreni.
Sono le singole scene a tramortire lo spettatore, lasciato costantemente tra l'incredulità e la risata, sconvolto dalla capacità creativa e poi autodistruttiva dei protagonisti, principale carburante di un film costantemente sopra le righe.
L'autore rischia molto seriamente qui di fare qualcosa di veramente veramente innovativo.
Penso si possa recensire questo film con una sola parola: Totale !!!
Un film che ho approcciato con diffidenza ma che poi ho adorato. Tra la regia di Scorsese e l'interpretazione di DiCaprio...
Penso si possa recensire questo film con una sola parola: Totale !!!
Un film che ho approcciato con diffidenza ma che poi ho adorato. Tra la regia di Scorsese e l'interpretazione di DiCaprio questo film ti prende e per ben 3 ore non ti molla mai !!!
Film in cui regista e protagonista sono in splendida forma.
DiCaprio è forse alla sua migliore prova attoriale di sempre (avrebbe meritato l'oscar a mani basse) e Scorsese...bhè, è...
Film in cui regista e protagonista sono in splendida forma.
DiCaprio è forse alla sua migliore prova attoriale di sempre (avrebbe meritato l'oscar a mani basse) e Scorsese...bhè, è Scorsese.
Film che mostra i molti eccessi del protagonista, Jordan Belfort, e che per alcuni è durato un po' troppo. Ma secondo me invece è la durata giusta, perchè è il regista che vuole arrivare a nausearti da tutti quegli eccessi mostrando alla fine ciò che avviene quando si fa una vita del genere.
Ottimo film a mio parere.
Contiene spoiler