The Babadook è un film horror particolare. Si può avere paura di se stessi e di proprio figlio? Secondo Jennifer Kent sì. Il Babadook, un mostro che sembra prendere forma man mano che la...
The Babadook è un film horror particolare. Si può avere paura di se stessi e di proprio figlio? Secondo Jennifer Kent sì. Il Babadook, un mostro che sembra prendere forma man mano che la protagonista ne accetta l'esistenza, non è altro che la proiezione del senso di colpa con cui lei è costretta a convivere, e che la sta portando ad odiare se stessa e il proprio figlio, reo solo di essere nato. Babadook non si può sconfiggere cercando di eliminarlo, perché non esiste al di fuori della nostra mente. Non serve a nulla strappare e bruciare le pagine del libro dove è raffigurato, non serve a nulla continuare a negarne l'esistenza. Babadook c'è, più ci pensi e più lo vedi. L'unico modo per sopravvivere è farci un patto, ricavargli uno spazio tutto suo nella cantina e nutrirlo, accettando la sua presenza.
Il film è chiaramente una metafora: Babadook non è altro che il trauma, mai superato, della protagonista. Un aspetto interessante è dato dal fatto che noi spettatori, in effetti, vediamo il mostro solo quando si insinua nella mente di Amelia: si potrebbe addirittura supporre che, in fondo, la sua presenza sia addirittura suggerita e costruita sul mostro nell'armadio immaginato da suo figlio, e che Amelia "crei" il suo mostro personale materializzando le paure di suo figlio. La sostanza, comunque, non cambia. Amelia entra in un pozzo di depressione e rancore verso un figlio che non ha colpe, costringendolo ad una vita grigia, priva di felicità, e Samuel, di contro, sviluppa un carattere scontroso, chiuso, morboso. Amelia, a tratti, sembra essere consapevole del male che sta facendo a Samuel e a se stessa, ma è ormai sopraffatta dalla routine e dalla rassegnazione, dalla solitudine e dal senso di colpa. Babadook rappresenta quindi il punto di non ritorno, ma allo stesso tempo finisce per diventare la salvezza, costringendo Amelia a superare, finalmente, il suo passato, accettarlo, ed iniziare una nuova vita con Samuel. Non a caso, il nuovo inizio è il compleanno del piccolo, festeggiato per la prima volta, a simboleggiare una nuova nascita.
Babadook è un bellissimo film, e lo è anche nella confezione: ben girato, con una fotografia ottima, e una recitazione incredibile dei due protagonisti.
BKiddo
5 anni fa
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Davide Rancati
6 anni fa
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