Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente...
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente distinto per degli zombi divenuti degli infetti super-veloci e super-contagiosi.
Ma come l'avvento del digitale incontra l'estetica videoclippara di Danny Boyle nasce un film esteticamente sopraffino, con azione stilizzata ed un'ambientazione grigia e malinconica, qualcosa di mai visto prima che ispirerà sicuramente lo scenario post-apocalittico moderno. Senza contare la tipologia di avventura survival che regnerà dopo questa grossa produzione: non è più questione d'assedio ma di viaggio on the road.
Mentre nei film di Romero era perlopiù la sostanza a regnare, qua la forma estremamente moderna si impone in maniera imperante. Ma lo zombi, simbolo della fine dell'uomo, ha ancora il compito di mostrare il marcio della comunità, in catene all'interno della società, ma libero con l'avvento dell'anarchia. Il terzo atto, di sfumatura politica, soddisfa anche la mente più riflessiva.
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente...
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente distinto per degli zombi divenuti degli infetti super-veloci e super-contagiosi.
Ma come l'avvento del digitale incontra l'estetica videoclippara di Danny Boyle nasce un film esteticamente sopraffino, con azione stilizzata ed un'ambientazione grigia e malinconica, qualcosa di mai visto prima che ispirerà sicuramente lo scenario post-apocalittico moderno. Senza contare la tipologia di avventura survival che regnerà dopo questa grossa produzione: non è più questione d'assedio ma di viaggio on the road.
Mentre nei film di Romero era perlopiù la sostanza a regnare, qua la forma estremamente moderna si impone in maniera imperante. Ma lo zombi, simbolo della fine dell'uomo, ha ancora il compito di mostrare il marcio della comunità, in catene all'interno della società, ma libero con l'avvento dell'anarchia. Il terzo atto, di sfumatura politica, soddisfa anche la mente più riflessiva.
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente...
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente distinto per degli zombi divenuti degli infetti super-veloci e super-contagiosi.
Ma come l'avvento del digitale incontra l'estetica videoclippara di Danny Boyle nasce un film esteticamente sopraffino, con azione stilizzata ed un'ambientazione grigia e malinconica, qualcosa di mai visto prima che ispirerà sicuramente lo scenario post-apocalittico moderno. Senza contare la tipologia di avventura survival che regnerà dopo questa grossa produzione: non è più questione d'assedio ma di viaggio on the road.
Mentre nei film di Romero era perlopiù la sostanza a regnare, qua la forma estremamente moderna si impone in maniera imperante. Ma lo zombi, simbolo della fine dell'uomo, ha ancora il compito di mostrare il marcio della comunità, in catene all'interno della società, ma libero con l'avvento dell'anarchia. Il terzo atto, di sfumatura politica, soddisfa anche la mente più riflessiva.
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente...
Si potrebbe dire che lo zombi movie moderno sia la morte (anche se gli zombi non possono morire) di questo particolare genere, e che 28 GIORNI DOPO sia il primo zombi movie moderno, grossolanamente distinto per degli zombi divenuti degli infetti super-veloci e super-contagiosi.
Ma come l'avvento del digitale incontra l'estetica videoclippara di Danny Boyle nasce un film esteticamente sopraffino, con azione stilizzata ed un'ambientazione grigia e malinconica, qualcosa di mai visto prima che ispirerà sicuramente lo scenario post-apocalittico moderno. Senza contare la tipologia di avventura survival che regnerà dopo questa grossa produzione: non è più questione d'assedio ma di viaggio on the road.
Mentre nei film di Romero era perlopiù la sostanza a regnare, qua la forma estremamente moderna si impone in maniera imperante. Ma lo zombi, simbolo della fine dell'uomo, ha ancora il compito di mostrare il marcio della comunità, in catene all'interno della società, ma libero con l'avvento dell'anarchia. Il terzo atto, di sfumatura politica, soddisfa anche la mente più riflessiva.
Contiene spoiler