Con “Ralph spacca internet” la Disney torna in forma smagliante in questo sequel, proponendo una storia con un taglio innovativo, moderno, ma soprattutto autoironico.  

Saltano...

Con “Ralph spacca internet” la Disney torna in forma smagliante in questo sequel, proponendo una storia con un taglio innovativo, moderno, ma soprattutto autoironico.  

Saltano subito all’occhio le differenze tra internet e la tipica sala giochi anni 80/90, che gettano Ralph e Vannelope in tutta una serie di situazioni che inizialmente non comprenderanno e che creeranno momenti comici.   

I due personaggi dovranno confrontarsi con qualcosa di più grande di loro, che metterà a dura prova l’amicizia che li lega e che cambierà per sempre le sue dinamiche.  

Tra scene divertenti, momenti di riflessione, inseguimenti, gare di macchine e salvataggi principeschi, il film riesce ad avere sempre un buon ritmo, senza mai annoiare.  



Citazioni che passione! 

Come nel primo film in “Ralph spacca Internet” ci sono citazioni e camei; ce ne sono di tutti i tipi e sicuramente se ne aggiungeranno ad ogni visione. 
Ritroviamo alcuni personaggi nella sala giochi di Ralph come Pacman, Sonic, il gruppo di Street Fighter e il gioco Tron; ma è in internet che la Disney si è sbizzarrita oltremodo, complice l’acquisizione della LucasFilm e della Marvel. 

Come in “Enchanted –Come d’incanto” la Disney riesce da utilizzare i suoi film precedenti facendo dell’ironia sui suoi personaggi classici, riuscendo a creare tutta una serie di momenti funzionali alla narrazione come nel caso delle principesse Disney. 

Immancabile il cameo di Sten Lee, secondo dalla sua dipartita. Molto interessante la costruzione del web che riesce a creare riferimenti intuitivi alle applicazioni, ai siti o alle azioni che l’utente compie su internet. 

Da citare, inoltre, un momento del film nella terra chiamata “Oh my Disney”, dove Vannelope si ritroverà in mezzo ad un Q&A con un mini Groot, dovrà scappare da un Storm Trooper, schiverà un perplesso Iron Man e si confronterà con il gruppo delle principesse. Il resto è tutto da scoprire. 


“Ralph spacca internet” riesce dove tanti sequel della Disney hanno fallito, con stile e guizzo creativo rimanendo sempre sul pezzo, portando sullo schermo i pregi e difetti del web al giorno d’oggi.

E' un film che mostra efficacemente il mondo di internet e i suoi metodi arrivando persino a rappresentare il depp o dark web. Un film divertentissimo pieno di citazioni e autoironia che mi ha fatto...

E' un film che mostra efficacemente il mondo di internet e i suoi metodi arrivando persino a rappresentare il depp o dark web. Un film divertentissimo pieno di citazioni e autoironia che mi ha fatto morire dal ridere. Certo i personaggi sono cambiati e non sembrano loro e la trama si svolge senza alcun senso ma sinceramente con tutto quel divertimento me ne frego molto

Questo film è stato un'opera più che riuscita, ed a mio parere uno dei pochi sequel "disneyani" a non risultare monotono!

L'idea di "personalizzare il web" poteva risultare difficile...

Questo film è stato un'opera più che riuscita, ed a mio parere uno dei pochi sequel "disneyani" a non risultare monotono!

L'idea di "personalizzare il web" poteva risultare difficile da gestire, e qui non solo è data una chiave di lettura rivolta a tutte le età, ma addirittura si può dare una diversa interpretazione se a guardare la pellicola è un bambino oppure un adulto, perché tante gag e tanti clichè possono suscitare tanto una risata quanto una riflessione (o, se vogliamo esagerare, una critica) sulla società di oggi.

L'ennesimo "punto di forza" è visibile sulla morale, che insegna ad inseguire sempre i propri sogni e saper accettare le scelte di un amico, anche quando queste non vengono condivise o possono "allontare". Senza dubbio è un finale "meno lieto" di certi classici disney, ma comunque più profondo di molti altri!

L'unica nota a sfavore per me si identifica nell'evoluzione dei personaggi: entrambi i protagonisti cambiano in corso d'opera, ma come ho già letto nella recensione/articolo di Adriano (che consiglio vivamente di leggere), la figura di Ralph mi è parsa "retrocessa" rispetto all'omone maturato nel finale del primo film (e sono sicuro che sia stata principalmente un'esigenza narrativa, per permettere in questo lungometraggio una più marcata evoluzione da inizio a fine pellicola); mi è poi dispiaciuto non trovare personaggi secondari meno "piatti", dal momento che nessuno, tranne Ralph o Vanellope, subisce un'evoluzione durante la proiezione (ma vabbe' dai, mi piace trovare una critica alla mediocre uniformità di quello che può essere internet quando usato nel modo sbagliato).

In definitiva, questo film dimostra che non tutti i sequel vengono per nuocere.
Merita la visione già solo per l'autocitazione a tutto il mondo Diney e ad i suoi stereotipi!