Un'Alice teenager torna nel Paese delle Meraviglie, ritrova i vecchi amici conosciuti quando era bambina e anche la pericolosa Regina di Cuori, che dovrà sconfiggere una volta per tutte.
al di là di quanto si possa amare il libro di Carroll, e al di là di quanto si possa amare la versione del 1951 della Disney, questo film per me non funziona.
il "fuori dalle righe"...
al di là di quanto si possa amare il libro di Carroll, e al di là di quanto si possa amare la versione del 1951 della Disney, questo film per me non funziona.
il "fuori dalle righe" mi è parso forzoso e la pesantissima CGI opprime recitazione e messa in scena.
non dò un voto più basso solo perché il momento della "Deliranza" è ancora oggi uno dei momenti di cinema più imbarazzanti che abbia mai visto, quindi anche se negativo un suo record questo film lo detiene.
premio il record.
Tanti a definirlo come il peggiore di Burton, non capendo il motivo, qui si vede un cambio di stile rispetto ai suoi precedenti film, ambientazioni comunque gotiche al punto giusto e come lui riesce...
Tanti a definirlo come il peggiore di Burton, non capendo il motivo, qui si vede un cambio di stile rispetto ai suoi precedenti film, ambientazioni comunque gotiche al punto giusto e come lui riesce a lavorare con Depp (anche se il suo ruolo è scritto in funzione palese di Sparrow) non ci riesce nessuno.
La prima bugia viene detta nel titolo: Non è l'Alice che conosciamo, ma è un'Alice più grande, non è "nel paese" ma è un "ritorno al paese" e "Wonderland" si chiama "Underland". Per il...
La prima bugia viene detta nel titolo: Non è l'Alice che conosciamo, ma è un'Alice più grande, non è "nel paese" ma è un "ritorno al paese" e "Wonderland" si chiama "Underland". Per il resto...no. Assolutamente no. Questo non è "Alice nel paese delle meraviglie", quelli non sono i personaggi che ho conosciuto e l'atmosfera che si respira non è quella del posto dove manca ogni logica o senso che descrisse Lewis Carroll. Un remake in salsa dark che non ha niente a che spartire con il racconto originale, con il film Disney o con qualsiasi adattamento di qualsiasi sequel di "Alice nel Paese delle Meraviglie". Una salsa dark adatta su altri film, ma che qui è adatta come dei calzini bianchi lunghi su dei sandali.
E il sequel è anche peggio.
Tanti a definirlo come il peggiore di Burton, non capendo il motivo, qui si vede un cambio di stile rispetto ai suoi precedenti film, ambientazioni comunque gotiche al punto giusto e come lui riesce...
Tanti a definirlo come il peggiore di Burton, non capendo il motivo, qui si vede un cambio di stile rispetto ai suoi precedenti film, ambientazioni comunque gotiche al punto giusto e come lui riesce a lavorare con Depp (anche se il suo ruolo è scritto in funzione palese di Sparrow) non ci riesce nessuno.
Un piccolo passo falso ma non credo sia tutta colpa di Burton. E' un film Disney con la sua regia anche se, molte cose del suo stile, c'è e sono anche abbastanza creepy. E' un filmetto che si...
Un piccolo passo falso ma non credo sia tutta colpa di Burton. E' un film Disney con la sua regia anche se, molte cose del suo stile, c'è e sono anche abbastanza creepy. E' un filmetto che si portava a casa la pagnotta se non fosse per la deliranza finale
al di là di quanto si possa amare il libro di Carroll, e al di là di quanto si possa amare la versione del 1951 della Disney, questo film per me non funziona.
il "fuori dalle righe"...
al di là di quanto si possa amare il libro di Carroll, e al di là di quanto si possa amare la versione del 1951 della Disney, questo film per me non funziona.
il "fuori dalle righe" mi è parso forzoso e la pesantissima CGI opprime recitazione e messa in scena.
non dò un voto più basso solo perché il momento della "Deliranza" è ancora oggi uno dei momenti di cinema più imbarazzanti che abbia mai visto, quindi anche se negativo un suo record questo film lo detiene.
premio il record.
La prima bugia viene detta nel titolo: Non è l'Alice che conosciamo, ma è un'Alice più grande, non è "nel paese" ma è un "ritorno al paese" e "Wonderland" si chiama "Underland". Per il...
La prima bugia viene detta nel titolo: Non è l'Alice che conosciamo, ma è un'Alice più grande, non è "nel paese" ma è un "ritorno al paese" e "Wonderland" si chiama "Underland". Per il resto...no. Assolutamente no. Questo non è "Alice nel paese delle meraviglie", quelli non sono i personaggi che ho conosciuto e l'atmosfera che si respira non è quella del posto dove manca ogni logica o senso che descrisse Lewis Carroll. Un remake in salsa dark che non ha niente a che spartire con il racconto originale, con il film Disney o con qualsiasi adattamento di qualsiasi sequel di "Alice nel Paese delle Meraviglie". Una salsa dark adatta su altri film, ma che qui è adatta come dei calzini bianchi lunghi su dei sandali.
E il sequel è anche peggio.
Lenù
4 anni fa
Rispondi
Segnala