Get out Prima uscita: 23/01/2017 - Sundance Film Festival (USA) Distribuzione italiana: 18/05/2017 Sceneggiatura: Jordan Peele Fotografia: Toby Oliver Montaggio: Gregory Plotkin Lingua: Inglese Colore Digitale Aspect Ratio: 2.35:1 Camere: Arri Alexa Mini Ottiche: Angenieux Optimo Budget: 4.500.000 $ Box Office Mondiale: 254.329.516 $
#cinefacts
75%
#pubblico
76%
#film
Scappa - Get Out
Jordan Peele, JAP, USA, 2017, 104'
Horror, Commedia
Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford
Specifiche tecniche
0%
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Contiene spoiler
TRAMA
Chris è un ragazzo di colore da poco fidanzato con Rose, una borghese bianca che vuole presentarlo alla sua famiglia: quello che sembra essere un semplice incontro con i parenti rischia però di nascondere qualcosa di ben peggiore.
Critica al razzismo ma trattandolo con un razzismo al contrario. Peele dopo una carriera fatta prevalentemente di comicità esordisce in una maniera pazzesca. La scrittura è perfetta, è girato come...
Critica al razzismo ma trattandolo con un razzismo al contrario. Peele dopo una carriera fatta prevalentemente di comicità esordisce in una maniera pazzesca. La scrittura è perfetta, è girato come se fosse uno che fa film da 10 anni tanto che già con solo questo film è riuscito a far sentire un proprio stile riconoscibile confermato con il suo secondo film, ha fatto discutere e ha fatto impazzire la critica ma a voi la scelta se ritenerlo un Cult da collezione o meno
Per essere il primo lavoro del regista devo dire che è molto molto notevole, secondo me questo film merita.
Certe scene sembrano dei quadri, fantastiche.
Il finale è stato forse un...
Per essere il primo lavoro del regista devo dire che è molto molto notevole, secondo me questo film merita.
Certe scene sembrano dei quadri, fantastiche.
Il finale è stato forse un po' troppo banalotto ma non proprio prevedibile. Ci sono rimasto male per la ragazza perché era l'unico personaggio di cui ti fidavi fino alla fine e invece è stata la prima stronza.
Tutto sommato è veramente un bel film che ti sa prendere e secondo me l'immagine di Daniel Kaluuya con gli occhi spalancati, in lacrime e la bocca aperta è già un cult!
La parte migliore del film è la prima, dove lo spettatore entra in sintonia con il disagio del protagonista, con una chiave di lettura su una società bianca che dispensa uguaglianza alla minoranza...
La parte migliore del film è la prima, dove lo spettatore entra in sintonia con il disagio del protagonista, con una chiave di lettura su una società bianca che dispensa uguaglianza alla minoranza afro come fosse elemosina, mettendola in una luce pateticamente razzista. La seconda parte vira sull' esagerazione all' americana, con un finale piuttosto deludente. Rimarchevole la prestazione di Caleb Landry Jones, il fratello psicotico della fidanzata del protagonista, una possibile nuova stella, presente anche nel cast della 3a Twin Peaks.
Critica al razzismo ma trattandolo con un razzismo al contrario. Peele dopo una carriera fatta prevalentemente di comicità esordisce in una maniera pazzesca. La scrittura è perfetta, è girato come...
Critica al razzismo ma trattandolo con un razzismo al contrario. Peele dopo una carriera fatta prevalentemente di comicità esordisce in una maniera pazzesca. La scrittura è perfetta, è girato come se fosse uno che fa film da 10 anni tanto che già con solo questo film è riuscito a far sentire un proprio stile riconoscibile confermato con il suo secondo film, ha fatto discutere e ha fatto impazzire la critica ma a voi la scelta se ritenerlo un Cult da collezione o meno
Per essere il primo lavoro del regista devo dire che è molto molto notevole, secondo me questo film merita.
Certe scene sembrano dei quadri, fantastiche.
Il finale è stato forse un...
Per essere il primo lavoro del regista devo dire che è molto molto notevole, secondo me questo film merita.
Certe scene sembrano dei quadri, fantastiche.
Il finale è stato forse un po' troppo banalotto ma non proprio prevedibile. Ci sono rimasto male per la ragazza perché era l'unico personaggio di cui ti fidavi fino alla fine e invece è stata la prima stronza.
Tutto sommato è veramente un bel film che ti sa prendere e secondo me l'immagine di Daniel Kaluuya con gli occhi spalancati, in lacrime e la bocca aperta è già un cult!
La parte migliore del film è la prima, dove lo spettatore entra in sintonia con il disagio del protagonista, con una chiave di lettura su una società bianca che dispensa uguaglianza alla minoranza...
La parte migliore del film è la prima, dove lo spettatore entra in sintonia con il disagio del protagonista, con una chiave di lettura su una società bianca che dispensa uguaglianza alla minoranza afro come fosse elemosina, mettendola in una luce pateticamente razzista. La seconda parte vira sull' esagerazione all' americana, con un finale piuttosto deludente. Rimarchevole la prestazione di Caleb Landry Jones, il fratello psicotico della fidanzata del protagonista, una possibile nuova stella, presente anche nel cast della 3a Twin Peaks.
Contiene spoiler