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Direttamente dalla quarta edizione degli Annual Kodak Awards giunge una notizia lieta per gli amanti della pellicola: film is not dead.
Alla cerimonia, tenutasi presso la sede dell’American Society of Cinematographers (ASC) a Los Angeles, hanno preso parte moltissimi volti noti di Hollywood e dell’annata cinematografica 2019, vedendo le premiazioni di Quentin Tarantino, Noah Baumbach, Greta Gerwig e personalità emergenti al di fuori dell’ambito strettamente cinematografico come Tyler, the Creator.
In concomitanza con la cerimonia, Kodak ha fatto sapere a The Hollywood Reporter di aver firmato un nuovo accordo con cinque dei principali studios hollywoodiani, che si sono impegnati ad acquistare un
“Imprecisato ammontare di pellicola, garantendo un suo continuato utilizzo per il futuro prossimo”.
L’accordo, che sembrerebbe seguire l’intesa formatasi nel 2015, provatamente dimostratasi di successo, includerebbe i giganti Disney, Paramount, Sony, NBCUniversal e Warner Bros., e coprirebbe un orizzonte temporale addirittura maggiore rispetto al negoziato precedente.
Certo è che il trionfo recente delle produzioni in pellicola abbia giocato un ruolo fondamentale, con in prima fila i soliti Christopher Nolan e Quentin Tarantino, da sempre ambasciatori di un ritorno all’analogico.
La realtà amara degli ultimi due decenni ha visto Kodak perdere oltre il 96% dei profitti derivanti dal segmento cinema tra 2005 e 2015, a vantaggio chiaramente del proliferare del digitale come standard universale di produzione e distribuzione.
Competitors importanti come Fujifilm hanno difatti abbandonato il mercato nel 2013, lasciando Kodak come effettivo monopolista di un settore in decadenza.
Per dare un’idea delle perdite in cui stava incorrendo Kodak, nel 2006 si è stimato avesse venduto circa 4 miliardi di metri di pellicola, cifra precipitosamente crollata a 140 milioni di metri 8 anni dopo, nel 2014, con le conseguenti procedure di bancarotta e il ridimensionamento e ricollocamento dell’azienda nei vari mercati su cui operava.
Con l’accordo del 2015 e il susseguente aumento della domanda da parte di industry e audience, le prospettive di quello che sembrava un prodotto destinato a morire o a ridimensionarsi in una nicchia d’elite si sono rivitalizzate, portando a un fiorire di progetti di gran successo sia di critica che di pubblico.
Oltre ai menzionati pezzi da 90 Tarantino e Nolan, filmmakers di ogni provenienza ed estrazione hanno partecipato all’operazione di lobbying per riportare in auge la celluloide, da Steven Spielberg a Martin Scorsese, passando per Greta Gerwig, Robert Eggers, Melina Matsoukas, Paul Thomas Anderson e tanti altri.
Di seguito una lista delle produzioni di quest’anno girate in pellicola.
È immediatamente constatabile come una buona parte dei titoli più importanti dell’annata passata siano in essa inclusi:
• C'era una volta a... Hollywood (Academy Award, Golden Globe, BAFTA, Critics Choice)
• Storia di un Matrimonio (Academy Award, Indie Spirit, Golden Globe, BAFTA, Critics Choice, Gotham Awards)
• The Irishman (Academy Award, Golden Globe, BAFTA, Critics Choice)
• Piccole Donne (Academy Award, Golden Globe, BAFTA, Critics Choice)
• The Lighthouse (Academy Award, Indie Spirit, BAFTA, Critics Choice, Gotham Awards)
• Star Wars: L'Ascesa di Skywalker (Academy Award, BAFTA)
• Ad Astra (Academy Award, Critics Choice)
• Bait - L'esca (BAFTA)
• Sorry We Missed You (BAFTA)
• Apollo 11 (Indie Spirit, BAFTA, Gotham Awards)
• Diamanti Grezzi (Indie Spirit, Critics Choice, Gotham Awards)
• Luce (Indie Spirit)
• Give Me Liberty (Indie Spirit, Gotham Awards)
• Io vengo ogni giorno (Indie Spirit)
• Her Smell (Indie Spirit, Gotham Awards)
• The Souvenir (Indie Spirit)
• Homecoming: A Film by Beyoncé (Emmy)
• Succession (TV) (Golden Globe, Emmy, Critics Choice)
• The Painted Bird (Camerimage, Venice)
Sulla magia del formato (rigorosamente analogico) e la sua evoluzione nella Storia del Cinema fino all’avvento del digitale, noi di CineFacts.it abbiamo anche un approfondimento dedicato in tre parti, che trovate qui.
Credo di parlare a nome della redazione tutta quando, leggendo news di questo tipo, mi vien da dire:
Lunga vita alla celluloide!