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Netflix negli scorsi mesi aveva già perso Matt Brodlie, la cui esperienza maturata nella produzione di pellicole indie per il gigante dello streaming, è ora al servizio di Disney+: al fine di combattere la guerra dello streaming - aka La Guerra dei Flussi - Netflix, in un colpo da calciomercato di gennaio, ha assoldato Ivana Lombardi, precedentemente a capo dei prodotti Annapurna.
Ivana Lombardi metterà la sua esperienza nella produzione di pellicole indie al servizio della divisione Netflix dedicata, salendo a bordo della produzione del sequel di Tutte le volte che ho scritto ti amo, film che ha registrato un ampio successo in patria.
A partire dal 6 novembre, data che segnerà ufficialmente il suo primo giorno di lavoro, Ivana Lombardi sarà sotto la responsabilità di Lisa Nishimura, Vice Presidente della sezione pellicole indie e documentari, promossa proprio dopo l'abbandono di Brodlie.
[Tutte le volte che ho scritto ti amo, film Netflix]
Se Netflix si è impegnata ultimamente a produrre film di alto livello come The Irishman e Storia di un Matrimonio, entrambi accolti con fervore da festival e critica, il panorama del catalogo indie non è stato da meno, portando avanti progetti quali I Am Mother, In the Shadow of the Moon e Fractured.
Ivana Lombardi ha alle sue spalle una discreta esperienza come produttrice e con Annapurna aveva prodotto il brillante Booksmart - La rivincita delle sfigate di Olivia Wilde, un film che non ha strabiliato al botteghino ma non ha nemmeno floppato, divenendo un fenomeno di culto grazie alla potente messa in scena e alla scrittura: film che segnerà sicuramente la generazione alla quale si rivolge.
[Booksmart - La rivincita delle sfigate, di Olivia Wilde]
La mossa di Netflix nell'accaparrarsi Ivana Lombardi è una delle prime manovre a cercare di arginare l'impatto causato dalla guerra dello streaming e dall'arrivo imminente, soprattutto in USA, dei molteplici e forti competitor, il cui contraccolpo potrebbe arrivare tra un anno come anche tra pochi mesi.
Gettarsi nella produzione cinematografica è sicuramente una buona mossa, ma sarà forse abbastanza?
Sarà forse necessario per Netflix, così sempre più interessata al cinema e alla presenza presso importanti festival, rivedere la sua politica sulla distribuzione in sala?
La Guerra dei Flussi impazza e noi non possiamo fare altro che osservare, sederci comodi e vedere chi verserà il primo sangue.