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Alejandro Jodorowsky ce l'ha fatta di nuovo. A novant'anni suonati, il regista, attore, psicomago cileno torna a deliziarci con un film sulla disciplina da lui stesso creata, la psicomagia.
Un film che farà luce su quello che per lui è stato il lavoro di una vita, mostrandoci la prescrizione ed esecuzione di alcuni atti psicomagici.
Un anno e mezzo dopo il lancio del crowdfunding sulla piattaforma Ulule, il film Psicomagia, un'arte che guarisce è finalmente pronto ad essere distribuito nelle sale.
Verrà infatti proiettato nei cinema francesi dal 2 ottobre e in quelli italiani dall'8 ottobre grazie alla Mescalito Film.
Una grande notizia per tutti i cinefili, considerando il rapporto burrascoso di Alejandro Jodorowsky con le case di produzione e di distribuzione.
Con Psicomagia, un'arte che guarisce, Jodorowsky ha intenzione di guidarci attraverso l'attuazione delle sue pratiche curative.
Esse si costituiscono di rituali simbolici il cui scopo è quello di esorcizzare traumi intrafamiliari tramandati di generazione in generazione.
La sua visione integra concetti della psicologia analitica con le tradizioni sciamaniche allo scopo di smuovere l'inconscio di chi chiede il suo aiuto e risolvere così annosi problemi.
A dare l'annuncio è stato lo stesso regista sui propri profili social: dopo Il Ladro dell'arcobaleno nel 1990 Alejandro Jodorowsky era rimasto fermo per oltre vent'anni nei quali si dedicò alla scrittura di romanzi, di un fumetto e anche di celebrare le nozze tra il cantante Marilyn Manson e Dita Von Teese.
La Danza della realtà nel 2013 e Poesía sin fin nel 2016 hanno decretato il suo ritorno dietro la macchina da presa, e questo nuovo Psicomagia, un'arte che guarisce sembra essere un progetto profondamente personale per il novantenne regista che non accenna a smettere di dimostrare il proprio amore per l'arte.