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Variety segnala un biopic sul gangster Carlo Gambino diretto da George Gallo (C'era una truffa a Hollywood) e scritto dal premio Oscar Nick Vallelonga (Green Book).
Il progetto sarebbe stato appena presentato al Festival di Cannes dal produttore Julius R. Nasso, proprietario dei diritti cinematografici del romanzo Gambino: the Rise di Pierre James, principale fonte d'ispirazione per la sceneggiatura.
Il film verrà girato interamente in Italia - una parte consistente delle riprese sarebbero previste a Cinecittà - con il leggendario Dante Ferretti attualmente in trattativa per occuparsi dell'ambiziosa scenografia (si punterebbe a ricostruire la New York degli anni '50 e '70 negli studi di Roma).
[Un documentario su Carlo Gambino presentato dall'ex gangster Michael Franzese]
A produrre Gambino sarà lo stesso Nasso insieme a Santo Versace (Minerva Pictures), Edward Zeng (China Bridge Capital) e al cantante Tony Renis che dovrebbe anche interpretare la versione anziana del protagonista in una delle ultime scene.
Carlo Gambino nacque a Palermo nel 1902 per poi trasferirsi negli Stati Uniti dove divenne uno dei gangster più importanti e famosi della storia arrivando a guidare per quasi vent'anni la Commissione (l'organo di governo della mafia italo-americana) e - si dice - a ispirare Mario Puzo per il personaggio di Don Vito Corleone nel suo romanzo Il padrino, poi adattato per il grande schermo da Francis Ford Coppola.
Il nome del protagonista dovrebbe essere annunciato nei prossimi mesi con l'obiettivo di iniziare la fase di pre-produzione a gennaio e le riprese entro luglio del prossimo anno.
Tra i principali copioni scritti da George Gallo possiamo citare Cadaveri e compari di Brian De Palma, il soggetto di Bad Boys e Prima di mezzanotte, una delle prime e più apprezzate commedie di Robert De Niro con cui ha tra l'altro recentemente lavorato nuovamente insieme in C'era una truffa a Hollywood.
[Il trailer di C'era una truffa a Hollywood, scritto e diretto da George Gallo]
Nick Vallelonga è noto per aver scritto - insieme a Peter Farrely e Brian Hayes Currie - e prodotto Green Book, lungometraggio ispirato ai racconti del padre - l'attore Tony Lip - grazie alla quale ha vinto le statuette di Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Originale ai Premi Oscar 2019.
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