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Il regista affida ai social network la sua rabbia per le poche nomination ottenute.
A Casa tutti Bene, l'ultimo film diretto da Gabriele Muccino, ha ricevuto ai David di Donatello 2019 solo 3 nomination: Migliore Attore non Protagonista per Massimo Ghini, Migliore Musicista e Miglior Canzone per il lavoro di Nicola Piovani.
Ma la cosa al regista romano non è andata giù, e quindi ha scritto su Instagram cosa ne pensa:
"Ok, va bene, sputiamolo questo rospo: A Casa tutti bene, maggior incasso italiano del 2018, ha ricevuto tre candidature ai David di Donatello.
E sono orgoglioso per quelli ricevuti da Nicola Piovani per la sua bellissima musica e da Massimo Ghini come attore non protagonista per la sua struggente interpretazione.
Ma il film meritava assai di più e dispiace doverlo scrivere.
Ancor di più dispiace doverlo pensare, perché non capita sempre, ad ogni film che si realizzi, di essere così sicuri del proprio lavoro.
Non sono presuntuoso, anche se sono certo che ora lo penserete categoricamente.
Ho accettato che nessuno dei miei ultimi sette film realizzati negli Stati Uniti e in Italia dal 2005 in poi, anche quelli più famosi di tutti, non ricevessero più ALCUNA candidatura (a parte la musica in un paio di casi).
Non l’ho sempre compreso, ma accettato decisamente sì.
Può certamente essere che io sia un regista mediocre e venga per questo ignorato dai giurati.
Ma può però anche essere che ci sia qualche fattore, come chiamarlo, emotivo (?), che morde i fianchi dei miei colleghi impedendogli la serenità di un giudizio limpido e obiettivo nei confronti del mio lavoro.
Mi rifiuto di pensare che sia così.
Spero allora che mi perdonerete la sincerità (che so già non mi perdonerete), tipica del mio carattere impetuoso, e auguro a tutti i candidati (e alcuni lo meritano) il più grande dei successi.
Che vinca il migliore! #daviddidonatello #acasatuttibene"
Ai David finora Gabriele Muccino ha ricevuto 3 statuette.
Nel 2001 come Miglior Regista per L'Ultimo Bacio e nel 2008 e nel 2015 due David Speciali: il primo "per i suoi successi negli USA come autore e regista" ed il secondo "per la regia di Padri e Figlie".
Ma evidentemente Muccino si aspettava qualcosa di più.
Sarà davvero colpa di un "fattore emotivo che morde i fianchi dei suoi colleghi" oppure è "un regista mediocre e quindi ignorato dai giudici"?
In ogni caso, è raro e singolare leggere un'invettiva simile da parte di un autore e regista che ha ormai superato i 50 anni di età e i 20 di carriera.
2 commenti
Elena Mercuri
5 anni fa
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Elena Mercuri
5 anni fa
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