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Si è conclusa la quinta edizione di Seeyousound Torino (perchè è già approdato a Lecce, Palermo e Pisa e arriverà nel corso del 2019 a Milano e Bologna) - International Music Film Festival che abbiamo seguito per voi dal 25 gennaio al 3 febbraio 2019.
Un festival pieno di iniziative e di eventi collaterali come le performance live prima dei film o il SYS Club con musica dal vivo in cui aspettare le proiezioni.
Tante le anteptime italiane e i prodotti di livello altissimo in tutte le selezioni per un festival che si sta imponendo sempre più come un punto di riferimento italiano e che non accenna a volersi fermare: dalla selezione dei cortometraggi a quella dei videoclip passando per lungometraggi, rassegne fuori concorso e documentari.
Tra tutte le anteprime italiane e internazionali vari titoli dai più importanti festival mondiali come il Sundance per Lords of Chaos e Cannes per Le Grand Bal.
Sale quasi sempre piene anche alle proiezioni pomeridiane e tanta cura per un festival in cui nulla è stato lasciato al caso se non il lancio delle magliette con il bellissimo logo ad inizio proiezioni.
Ecco tutti i vincitori e le motivazioni delle rispettive giurie:
La giuria di LONG PLAY FEATURE // Concorso Lungometraggi di finzione composta da Richard Berthou (Musical Ecran / Francia), Stefan Pethke (UNERHÖRT!/ENTUZIAZM / Germania) e Vittorio Bongiorno (scrittore, musicista / Italia) assegna il premio:
// BEST FEATURE FILM “FRANCESCA EVANGELISTI” 2019 (premio in denaro di 1000 €) a
Gundermann, di Andreas Dresen (Germania, 2018)
Motivazione:
La giuria ha apprezzato il pungente lavoro sul trattamento del suono e della colonna sonora e su come le canzoni di Gundermann sono state utilizzate in supporto alla narrazione.
La giuria è stata anche particolarmente colpita dalla performance di Alexander Scheer, mentre recita e canta (e suona la musica di) Gerhard Gundermann.
È anche un film sulla memoria di se stessi, i suoi trucchi e le sue trappole.
Ma soprattutto, è una concisa riflessione sul ruolo dell'artista - e dell'uomo comune - non solo nella paranoia che ispira i sistemi repressivi, ma nella società in generale.
Menzione Speciale:
Village Rockstars, di Rima Das (India, 2017)
Motivazione:
Il film sembra uscito dal nulla: è stato girato in una regione povera, trascurata dall'industria dell’India, che sappiamo essere un paese molto vasto.
Il cast è ovviamente non professionale, il dialogo è scarso (quasi secondario, non proprio necessario per afferrare la trama), la fotografia è semplice e bella, il montaggio crea un ritmo lento e accattivante - e non c'è quasi colonna sonora, quasi nessuna musica.
I suoni ambientali giocano un ruolo chiave e danno spazio al miracolo del silenzio naturale.
Questa assenza mette in risalto quello che c’è: il fiume, il campo, gli animali, la pioggia ecc., ma anche ciò che non c'è, che si desidera, trasformando questo umile film in una dichiarazione d’autore coraggiosa, un’alternativa alla tradizionale modalità di Bollywood di realizzare film.
La giuria di LONG PLAY DOC // Concorso Documentari composta da Roberto Pisoni (Sky Arte / Italia), Olivier Forest (F.A.M.E. / Francia) e Gaetano Capizzi (Cinemambiente / Italia) assegna il premio:
// BEST DOCUMENTARY FILM 2019 (premio in denaro di 1000 €) a
Rude Boy. The Story of Trojan Records, di Nicolas Jack Davis (UK, 2018)
Motivazione:
Attraverso la storia cinquantennale di un’etichetta musicale, la Trojan Records, Davis racconta il fondamentale contributo che la comunità caraibica e la musica rocksteady, reggae, ska e dub hanno saputo infondere alla cultura britannica.
Con una sapiente ricostruzione narrativa e visiva, il film illumina un angolo meno celebrato della rivoluzione musicale e giovanile degli anni sessanta e settanta, ma altrettanto importante e ancora vitale.
Menzione speciale:
Gurrumul, di Paul Damien Williams (Australia, 2017)
Motivazione:
Il film tesse un ritratto intimo e sorprendente del talento artistico e della filosofia musicale di Geoffrey Gurrumul Yunupingu, cantate e polistrumentista aborigeno.
Stretto al suo protagonista, Williams restituisce l’intensità e la forza con cui Gurrumul è riuscito a comunicare, sfruttando la musica pop, le sofferenze della sua anima, i valori del suo popolo e le tradizioni della sua terra.
La Giuria di 7 INCH SHORT FILM // Concorso Cortometraggi composta da Eva Rivera Soler (Dock Of The Bay / Spagna), Morven Masterton (Doc n’ Roll Film Festival / Regno Unito) e Thomas Burkalter (The Norient Musikfilm Festival / Svizzera) assegna il premio:
// BEST SHORT FILM 2019 (premio in denaro di 500 €) a
Juck, di Olivia Kastebring, Julia Gumpert, Ulrika Bandeira (Svezia, 2017)
Motivazione:
Juck è un esercizio audiovisivo, in cui il documentario, la finzione, la musica e il discorso femminista sono perfettamente mescolati.
Questo cortometraggio cattura lo stato dell’animo del tempo.
Così diretto da rasentare l’insolenza e scomodamente provocatorio, nel mondo di Juck la donna possiede la propria sessualità e la usa per prendere il potere.
Juck è una dichiarazione per tutti.
Ma in particolare è un film fatto da una donna, su una donna, per la donna. Propone un discorso in cui il corpo femminile occupa lo spazio pubblico.
Il concetto del femminile si trasforma, attraverso un rituale, dall’intimo al pubblico alla ricerca di una trasformazione sociale, nella quale siamo tutti invitati.
Il gruppo direttivo tutto al femminile formato da Bandeira, Gumpert e Kastebring ha uno stile di lavoro ben definito.
Originale, innovativo, eccitante, coinvolgente, forte, Juck mostra in modo brillante la lotta delle donne per cambiare il mondo.
La giuria di SOUNDIES // Concorso Videoclip, composta da Alan Masferrer (regista / Spagna), Jasper Hokken (programmatore, curatore IDFA / Paesi Bassi), Marco Da Re (studente IAAD, regista / Italia) assegna il premio:
// BEST MUSIC VIDEO NICOLA RONDOLINO 2019 (premio in denaro di 500 €) a
Yesterday's Wake (Son Lux) di Marek Partyš (Usa / Repubblica Ceca, 2018)
Motivazione:
Il video musicale vincente, scelto all’unanimità, mescola meticolosamente il commento sociale con la video arte.
I suoni e il ritmo della canzone, le parole del testo e le immagini del video si uniscono magnificamente e si completano a vicenda in modo profondo e potente.
In quest’opera, con la sua potente atmosfera estetica e ipnotica, il regista ha dimostrato di saper dominare l'arte del video musicale, ma ha anche sfidato le convenzioni con le sue immagini uniche e il suo ispirato montaggio, rappresentando perfettamente la natura specifica di un video musicale.
Menzione speciale:
Respirare (Subsonica), di Donato Sansone (Italia, 2018)
Motivazione:
Il regista presenta una serie di opere maestose che ci ricordano Dalì, Schiele e Frida.
In questo video eccezionale riesce a creare un'esperienza sensoriale che eleva la canzone e rappresenta perfettamente le parole.
Il suo video si distingue per la sua raffinatezza tecnica, il suo approccio innovativo e il suo stile elegante.
La giuria composta da Laura Milani (direttore IAAD Torino / Italia), Luca Jacob Borkowsky (presidente Womex / Germania) e Mauro Loggia (sound engineer / Italia) assegna il premio
BEST SOUNDTRACK // Officina Sonora del Bigallo a
Le Grand Bal, di Laetitia Carton (Francia, 2018)
Motivazione:
Perché mostra una forte capacità di costruire - attraverso un’esposizione attenta e poetica, sorretta da un buon lavoro di presa diretta e da una postproduzione accurata - un racconto che trascende la semplice rappresentazione del vero e indaga sull'intimità dei personaggi.
In quel mentre le loro testimonianze vengono sorrette dalla colonna sonora che diventa parte integrante della narrazione, una vera e propria storia.
La giuria composta dai programmatori del canale digitale SKY ARTE, assegna il PREMIO SKY ARTE, che consiste nell'inserimento del vincitore, selezionato tra l’intera programmazione SYS, nel palinsesto della rete nel corso dei mesi successivi al festival, a:
Piazzolla - The Years of the Shark, di Daniel Rosenfeld (Argentina, 2018)
Motivazione:
Per la capacità di raccontare, attraverso uno splendido materiale d’archivio, utilizzato in maniera affettuosa ed efficace, la storia di uno dei più grandi e irrequieti musicisti del ‘900 e attraverso questa, la dolorosa e articolata dinamica di una relazione tra un padre difficile e un figlio cresciuto all’ombra di un monumento nazionale. E per averci fatto ascoltare, ricordare e riscoprire una musica meravigliosa attraverso l’opera di chi quella musica decise di cambiarla, nonostante critiche anche feroci da parte dei suoi contemporanei, rendendola popolare in tutto il mondo.
La giuria composta dai lettori di Torinosette, selezionati attraverso una call, assegna il PREMIO TORINOSETTE // MIGLIOR FILM DI LONG PLAY FEATURE a
Joao, O' Maestro, di Mauro Lima (Brasile, 2017)
Motivazione:
Per aver saputo rappresentare una passione totalizzante capace di eliminare il confine tra bene e male; per la fedeltà all'ossessione per la musica del protagonista e una tecnica ordinata e feroce come una partitura di Bach.
La giuria composta da studenti del DAMS di Torino e da alcuni membri dello staff di Seeyousound, assegna il premio Best D.A.M.S. Direct a Music Short 2019 al videoclip:
Fernweh (Desevelos), di Matteo Maggi e Giorgio Savoldi (Italia, 2018)
Motivazione:
Per aver dimostrato ottime capacità narrative e efficacia nell’uso di mezzi di produzione a basso budget.
Per aver fatto convivere aspetti cinematografici nel videoclip, citando Michel Gondry (con il suo film Eternal Sunshine of a Spotless Mind) e averne trasmesso gli aspetti e i messaggi audiovisivi.