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La scuola cattolica, film diretto da Stefano Mordini, uscirà il 7 ottobre in tutta Italia con il divieto ai minori di 18 anni.
Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, La scuola cattolica è tratto dall’omonimo libro di Edoardo Albinati (vincitore del Premio Strega nel 2016), che pone al centro del racconto la storia del massacro del Circeo; un tragico evento che portò la legge italiana nel 1996 a considerare la violenza sessuale non più reato contro la morale ma contro la persona.
[Il trailer de La Scuola Cattolica]
Il film tratterà dunque un tema delicato e la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche ha giustificato il veto con queste parole:
“La scuola cattolica presenta una narrazione filmica che ha come suo punto centrale la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice.
In particolare i protagonisti della vicenda pur partendo da situazioni sociali diverse, finiscono per apparire tutti incapaci di comprendere la situazione in cui si trovano coinvolti.
Questa lettura che appare dalle immagini, assai violente negli ultimi venti minuti, viene preceduta nella prima parte del film, da una scena in cui un professore, soffermandosi su un dipinto in cui Cristo viene flagellato, fornisce assieme ai ragazzi, tra i quali gli omicidi del Circeo, un'interpretazione in cui gli stessi, Gesù Cristo e i flagellanti vengono sostanzialmente messi sullo stesso piano.
Per tutte le ragioni sopra citate la Commissione a maggioranza ritiene che il film non sia adatto ai minori di anni diciotto".
[La Scuola Cattolica può vantare un cast di prim'ordine]
Tale giudizio ha fatto inalberare il regista Mordini:
"Non riesco a trovare delle ragioni valide per questa censura e se mi sforzo di trovarle, mi inquietano.
Nella motivazione della commissione censura si lamenta il fatto che le vittime e i carnefici siano equiparati, con particolare riferimento a una lezione di un professore di religione, ma questo è esattamente il contrario di quello che racconta il film e cioè che, provenendo dalla stessa cultura, è sempre possibile compiere una scelta e non deviare verso il Male.
Una delle due vittime, all'epoca, era minorenne e il nostro è un film di adolescenti interpretato da adolescenti.
Trovo assurdo che oggi si vieti ai ragazzi anche solo di vedere, attraverso un libero mezzo di espressione, quello che due ragazze come loro anni fa hanno subito, questo atto censorio priva una generazione di una possibile presa di coscienza che potrebbe essere loro utile per difendersi da quella violenza spesso protagonista nella nostra cronaca.
E questo perché alcune delle ragioni di quella tragedia sono purtroppo ancora attuali."
La decisione della commissione ha lasciato stupefatto anche Albinati, per il quale non ha senso proibire agli adolescenti la conoscenza della "ricostruzione di una storia vera", quando essi al giorno d'oggi sono abituati - ha aggiunto lo scrittore - a conoscere ogni genere di violenza e oscenità attraverso i media a loro disposizione.
La scuola cattolica sarà nelle nostre sale a partire da giovedì 7 ottobre: andrete a vederlo nonostante queste premesse?
Secondo voi è ancora necessario porre veti così stringenti alle opere cinematografiche?
Qui da noi non hai mai visto fake news, ne siamo certi. Anzi, spesso siamo noi che ci troviamo a sbufalare gli altri!