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Nel giorno in cui ha compiuto 80 anni ci ha lasciati Gigi Proietti: l'attore, regista e doppiatore romano era ricoverato in terapia intensiva per via di problemi cardiaci che lo attanagliavano da qualche tempo.
Risale al 1955 la sua prima apparizione sullo schermo e da lì in poi non è mai più sceso da un palco.
Il teatro era la sua casa, ma Gigi Proietti ha regalato performance indimenticabili anche al mondo del Cinema e del doppiaggio: impossibile non ricordarlo in Brancaleone alle Crociate, film del 1970 di Mario Monicelli, o nei panni di Mandrake nel Febbre da Cavallo diretto da Steno nel 1976.
Gigi Proietti è stato la voce di Robert De Niro in tre film e grazie al suo doppiaggio in Casinò ottenne il Nastro d'argento nel 1997; sua la voce di Gandalf nella trilogia de Lo Hobbit a firma Peter Jackson così come quella di Sylvester Stallone nel primo Rocky.
Ma soprattutto sua la voce del Genio di Aladdin, Classico Disney di animazione del 1992 dove Gigi Prooietti riuscì a doppiare magistralmente la prova straordinaria di Robin Williams, che in originale improvvisò gran parte di ciò che vediamo nel film.
Lo ricordiamo ultimamente nei panni di Mangiafuoco nel Pinocchio di Matteo Garrone, titolo di punta della stagione cinematografica scorsa.
Gigi Proietti ci lascia proprio il giorno del suo 80° compleanno.
"Raccontare la propria vita non è cosa da tutti.
Certo, chiunque può ricordare gli episodi, cercare di storicizzare, fare riflessioni su come passa il tempo e come cambiano le cose.
Ma l'odore della povertà misto a quello del sugo della domenica, i richiami delle mamme ai figli discoli che non tornano per cena, l'allegria irrecuperabile del mercato, le chiacchiere sui marciapiedi...
E poi i "faccio un goccio d'acqua" sui muri ancora freschi di calce, la partita a tressette, la vita in strada, le donne ai davanzali, i discorsi dei disoccupati...
Tutto questo, come puoi farlo rivivere in chi legge, se non c'era?"