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Ennio Fantastichini non ce l'ha fatta.
Dopo due settimane di ricovero - complicazioni di una leucemia acuta - l'attore italiano si è spento al Policlinico Federico II di Napoli, lasciando alle spalle una lunga filmografia - cinema, televisione, ma non solo - e qualche rimpianto per il tanto che avrebbe potuto dare ancora.
Giusto lo scorso anno l'attore aveva ricevuto due nomination (David di Donatello e Nastro D'Argento) come miglior attore non protagonista per La stoffa dei Sogni, primo piccolo riconoscimento dai tempi di Mine Vaganti (un David vinto e una nomination al Nastro nel 2010).
Intelligente, incisivo e trasformista, Fantastichini era uno di quegli attori capaci di scomparire dentro al personaggio, regalando punte di verità altissime.
Che interpretasse il disperato e disperante Tommaso Scalìa (Porte Aperte, il suo "film-totem" grazie a cui vinse il Nastro D'argento) o il generone borghese Mazzalupi (Ferie D'Agosto), Ennio Fantastichini riusciva a dare ai suoi personaggi una profondità incredibile.