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Lo Snyder Cut di Justice League è forse uno dei prodotti più attesi del 2021 e di HBO Max e la sua saga sembra non avere fine.
Per arricchire una già folkloristica immagine mentale di tutta la vicenda, potete pure dipingere nella vostra testa un esaltato Zack Snyder a cavalcioni di Jason Momoa vestito da Falkor, diretto verso i reshoot del suo Snyder Cut, confermati per ottobre.
I 20 milioni di dollari per la post-produzione dello Snyder Cut bastano ma… non bastano, perché le riprese aggiuntive che furono bollate come "non necessarie" a quanto sembra non solo saranno necessarie, ma dureranno una settimana e coinvolgeranno quasi tutto il cast.
Ben Affleck, Gal Gadot, Henry Cavill e l'irrequieto Ray Fisher torneranno sul set per girare materiale aggiuntivo per lo Snyder Cut, atteso nel 2021 su HBO Max.
Indubbiamente, grande o piccolo che sia, questo materiale richiederà altro lavoro di post-produzione e a questo punto è lecito sperare che quel 2021 non si allontani troppo.
Non è dato sapere cosa verrà girato durante la settimana di riprese, se non che sarà materiale aggiuntivo quindi non presente nella sceneggiatura originale.
Non è nemmeno dato sapere se questo era il piano sin dalle prime fasi dell'operazione o se il crescente entusiasmo del pubblico e del caso ha portato Warner ad allargare le ambizioni dell'operazione.
Contestualmente, stando a quanto riportato da The Hollywood Reporter, Warner sta ancora avendo a che fare con la fame di giustizia di Ray Fisher.
L'attore ha sollevato diverse contestazioni riguardo il trattamento riservatogli durante le riprese condotte da Joss Whedon.
Il regista è stato accusato di avere avuto comportamenti discutibili, rendendo il set un ambiente ostile.
Nelle accuse sono stati coinvolti anche Jon Berg e Geoff Johns, che nel frattempo hanno lasciato gli studios.
Warner Bros. avrebbe negato alcune accuse, pur portando avanti un'indagine interna, ma ha mantenuto i rapporti professionali in essere con lo stesso Joss Whedon, impegnato nella produzione dello show sci-fi The Nevers.
[Uno dei concept diffusi che mostrano il ritorno sullo schermo del Batman di Michael Keaton]
Il 'problema' Ray Fisher si estende anche alla produzione di The Flash, film nel quale la parte dell'attore è stata ridotta a un cameo durante la riscrittura della sceneggiatura - 3 scene - e la cui trama è stata estesa per includere più versioni di Batman, concentrandosi molto sul Crociato di Gotham come plot point per costruire la vicenda e il rapporto con il velocista.
Fisher avrebbe cercato di riprendere minutaggio, chiedendo molto più tempo sullo schermo.
La trattativa, come potete immaginare, non è andata bene e la situazione sarebbe adesso in stallo.
C'è anche da dire che da quando The Flash ha annunciato il ritorno del Batman di Michael Keaton e le intenzioni nel richiamare la trama di Flashpoint, la leva contrattuale di Fisher è diventata piuttosto debole.
L'attore, nelle scorse settimane, si è risentito al punto da affermare che l'annuncio del ritorno di Ben Affleck nei panni di Batman fosse uno stunt pubblicitario per distogliere l'attenzione del pubblico dalle accuse.
Insomma: se lo Snyder Cut sarà un'epopea ancora più ambiziosa, il resto delle produzioni DC rimangono incerte e chissà dove ci porterà Snyder con il suo universo e se non sentiremo parlare ancora della sua visione.