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Fra qualche anno, il mondo del Cinema potrebbe vedere abbattuta un'ulteriore barriera: un robot protagonista di un film.
Il suo nome è Erica, è una robot dotata di intelligenza artificiale e reciterà in b, pellicola diretta da Tony Kaye (American History X).
Il progetto è stato finanziato da diverse compagnie, fra le quali la Bondit Capital Media, già coinvolta nella produzione di titoli come To The Bone e Loving Vincent (quest'ultimo anche candidato agli Oscar).
[Erica alle prese con la vita reale]
Erica, donna dai tratti asiatici coi capelli castani (e - cosa non da poco - immune al Coronavirus, come è stato sottolinato dall'Hollywood Reporter), non interpreterà una donna, bensì proprio un'intelligenza artificiale.
Uno scienziato - in carne e ossa - aiuterà la donna robot da lui creata a fuggire da un pericoloso programma di perfezionamento del DNA.
Sono stati gli scienziati giapponesi Hiroshi Ishiguro e Kohei Ogawa a creare Erica (che ha già condotto alcuni telegiornali nipponici) e ad averle insegnato anche a recitare, agendo sulla sua intelligenza artificiale.
Sam Khoze, uno dei produttori del film, è sicuramente fiducioso sulla riuscita dell'esperimento:
"Nei diversi metodi di recitazione, gli attori utilizzano le loro esperienze di vita per la parte; Erica però non ha esperienze di vita. È stata creata da zero per interpretare il ruolo: abbiamo dovuto simulare i suoi movimenti ed emozioni, controllare la velocità dei suoi movimenti, farla parlare attraverso i suoi sentimenti e allenare lo sviluppo del personaggio e il linguaggio del corpo".
La cifra investita in questo sci-fi movie non è certo trascurabile: circa 70 milioni di dollari.
[Erica in compagnia dello scienziato Hiroshi Ishiguro]
Al momento sono aperti i casting per reclutare gli altri interpreti del film. La produzione spera di poter completare le riprese in Europa per il 2021, mentre quest'anno sono state già girate alcune scene in Giappone.
L'uscita dell'opera è prevista per il 2022.
Non attori reali, ma robot protagonisti di film e serie tv: può essere questo il futuro del Cinema?
O b sarà destinato a restare un caso isolato nel panorama mondiale?