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The Power of Love, per la regia di Nat G. Deverich e Harry K. Fairall, utilizzava la tecnica dell'anaglifo ed era ripreso con una cinepresa che aveva due lenti separate di qualche centimetro, come potete vedere nell'immagine di copertina.
Le due riprese venivano poi stampate sovrapposte sullo stesso supporto con un filtraggio additivo: rosso per un occhio rosso e ciano per l'altro occhio.
Agli spettatori venivano consegnati degli occhialini con una lente color ciano e l'altra di colore rosso, in modo che ogni occhio escludesse il colore complementare e si avesse l'illusione della tridimensionalità.
[Uno dei rari fotogrammi di The Power of Love]
Non solo: The Power of Love fu anche il primo film a lasciare la scelta del finale agli spettatori: a un certo punto del film veniva indicato che si poteva decidere con quale occhio proseguire la visione.
Gli spettatori quindi avrebbero visto il finale romantico oppure il finale tragico semplicemente chiudendo uno dei due occhi: il film in quel momento perdeva l'illusione del 3D e mostrava delle scene diverse a seconda di quale occhio si decideva di tenere aperto.
Purtroppo The Power of Love fa parte di quell'enorme mole di opere andate distrutte per sempre, quindi possiamo solo ricordarlo con delle rare immagini.
E ovviamente con i cinefacts!
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14 commenti
Davide Sciacca
6 anni fa
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Marcello Zampella
6 anni fa
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Marcello Zampella
6 anni fa
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AriannaGaratti .
6 anni fa
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Davide Sciacca
6 anni fa
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Josephin Overwood
6 anni fa
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Davide Sciacca
6 anni fa
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Teo Youssoufian
6 anni fa
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FedericoD17
6 anni fa
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Carlo Padova
6 anni fa
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Carlo Padova
6 anni fa
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Davide Sciacca
6 anni fa
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