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Quando un film ci appassiona, sia per la storia che per la caratterizzazione dei personaggi, il finale arriva sempre troppo presto.
Ne sanno qualcosa le scaltre produzioni hollywoodiane che, ove ne esistano le condizioni, non tardano a far uscire nelle sale un secondo “capitolo”, spesso chiamando a raccolta lo stesso team vincente, compreso il cast, che ha reso possibile tale successo al botteghino.
Il fenomeno dei sequel non è certo una novità, basti pensare infatti alla saga di James Bond, che ormai dal lontano 1962 ci ha accompagnato, forte di ben 25 titoli, fino ai nostri giorni.
Il ruolo del protagonista-archetipo è stato interpretato da diversi attori, ma ciò non ha scalfito minimamente il fascino dei Bond movie.
C’è ovviamente una differenza tra quei sequel che costituiscono episodi indipendenti dall’opera originale e quei film il cui finale aperto è proprio destinato a far nascere la curiosità di vedere il prosieguo della storia in una successiva pellicola.
Sequel di successo e clamorosi flop
Tra i sequel che hanno superato tutte le più rosee aspettative, non si può non citare L'impero colpisce ancora, che ha trionfalmente spianato la strada a tutti gli approfondimenti della saga di Guerre Stellari.
E ancora, Aliens - Scontro finale e Terminator 2 sono spesso addirittura preferiti ai loro “predecessori”.
Guarda caso, entrambi i film sono guidati da un maestro del genere, ovvero James Cameron, che è riuscito a sconvolgere ritmi e intrecci al punto giusto per regalare ai fan due indimenticabili action movie.
Tuttavia, anche il mondo dei sequel non è sempre costellato di successi.
Tra le pellicole peggiori, ovvero, volendo sospendere un giudizio critico, quelle che hanno deluso gli spettatori e creato grossi buchi ai bilanci delle case di produzione, troviamo, agli indiscussi primi posti, Lo squalo 4.
Il film, che si è aggiudicato un inusuale 0% di gradimento sul sito Rotten Tomatoes, è considerato quasi un'offesa al primo e inimitabile thriller di Steven Spielberg.
Altre due pellicole di cui potevamo anche fare a meno sono il terzo capitolo di Robocop, dalla trama piatta e quasi senza senso, e Basic Instinct 2 (2006), che ha incassato la metà di quello che è costato (70 milioni di dollari) nonostante Sharon Stone sia ancora bellissima, anche 14 anni dopo l’interpretazione che la lanciò nell'olimpo delle donne più affascinanti del mondo.
I sequel più desiderati, eppure mai realizzati
Quando i personaggi, al di là della storia, restano vivi sia nel cuore degli spettatori che degli addetti ai lavori, è facile prevedere un “secondo capitolo”.
Sia Matt Damon che, più discretamente, il team degli sceneggiatori, hanno fatto intravedere la possibilità di un sequel del celebre Il giocatore - Rounders.
In questo caso, pare che ci sia un ostacolo legato ai diritti d’autore, ma Hollywood è piena di risorse, le idee ci sono e, a garanzia di sicuro successo, potrebbe essere coinvolto un cast simile al film del 1998.
I fan di Quentin Tarantino forse ci sperano ancora, ma più gli anni passano e più sembra sfumare la chance di rivedere Uma Thurman in un Kill Bill Vol. 3 che il regista statunitense ha spesso promesso, ma senza passare ai fatti.
Anche un terzo, e conclusivo, capitolo di Conan, con il racconto degli anni della maturità del guerriero, avrebbe forse meritato di venire alla luce: d'altronde la trilogia è ormai il “minimo sindacale” della serialità al Cinema.
E che dire del mitico I Goonies?
I bambini degli anni ’80 hanno aspettato il Goonies 2 almeno fino alla maggiore età, ma senza esito.
Rimanendo nella sfera dei film che hanno costruito un pezzo di Storia del Cinema, a quanto pare c'era l'idea di scrivere un Forrest Gump 2, come anche il compianto Robin Willams parlava spesso di un Mrs Doubtfire 2 insieme al regista Chris Columbus.
Prequel, spin-off e reboot: scopriamo le differenze
Un prequel è un film che narra vicende accadute prima di quelle del film da cui è ispirato.
Tra gli esempi più recenti troviamo Lo Hobbit, che è una vera e propria trilogia “figlia” de Il Signore degli Anelli, e L’alba del pianeta delle scimmie (2011), il racconto di come i primati arrivarono a comandare l'uomo, come accade nel celebre film del 1968.
Uno spin-off, invece, vede come protagonista uno o più personaggi secondari di un film esistente, sviluppando una trama che in qualche modo è legata, sia per l’ambientazione che per il tema trattato, a quella precedente.
È il caso dei Minions, i deliziosi assistenti di Cattivissimo Me, che hanno riscosso un grandissimo successo tra i più piccoli, come anche di Creed, che narra le vicende del figlio dello storico avversario di Sylvester Stallone in Rocky.
Wolverine, con un inossidabile Hugh Jackman, non si è accontentato di un solo film.
Gli spin-off di X-Men, infatti, ad oggi ammontano a ben tre titoli. L'ultimo in ordine di tempo, Logan, è uscito nel 2017.
I reboot sono film in cui la storia originale viene riscritta attraverso nuovi personaggi e nuove situazioni.
Tra i più famosi c'è sicuramente Ocean’s Eight, reboot del famoso Ocean’s Eleven, ma stavolta con un cast tutto al femminile.
Per finire, facciamo un salto indietro di molti anni, fino ad arrivare al 1966.
L’ultimo film della trilogia di Sergio Leone, Il buono, il brutto, il cattivo, è appena uscito nelle sale. Questo capitolo finale sarà, come per gli altri due film, un successo mondiale.
Ma, attenzione, è veramente la fine?
Dopo quasi sessant’anni, ci sarà certo concesso un piccolo spoiler.
Nel corso della pellicola, Clint Eastwood indossa un liso soprabito color avana che userà per coprire pietosamente il cadavere di un giovane soldato confederato, in una delle ultime scene.
A questo punto si dirige verso un albero, dove è appeso un poncho che, a guardare bene, è molto familiare.
Si tratta, infatti, di quello che caratterizza il personaggio durante i primi due film della trilogia.
Rimaniamo interdetti: il terzo capitolo è forse il primo della saga?
Il tempo smette di essere una freccia e ritorna ciclico.
La magia del Cinema è anche questa.