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Soul è un inno alla vita a suon di jazz, un viaggio spirituale in un mondo ultraterreno alla ricerca della propria scintilla.
In un'epoca in cui dominano materialismo e avidità, la Pixar decide di portare sul grande schermo quanto di più anti-materiale esista: l'anima.
Soul, il film d'apertura della 15ª edizione della Festa del Cinema di Roma, sfrutta disegni, immagini e musica per approfondire temi più profondi, dando loro un "aspetto più leggero e zuccheroso", come ha detto lo stesso regista Pete Docter durante la conferenza stampa.
[Il nuovo trailer di Soul]
Il nuovo lavoro di casa Pixar, che uscirà il 25 dicembre esclusivamente su Disney+ (anche se uno spiraglio per le sale sembra potersi aprire), incanta e inventa un mondo etereo e impalpabile.
Le anime sono rappresentate come piccoli batuffoli pelosi, e formano la loro indole e le loro qualità prima di scendere sulla Terra e cominciare a vivere la vita, "assaporandola in ogni istante".
[Soul uscirà il 25 dicembre su Disney+]
Tra loro un giorno arriva quella di Joe Gardner (doppiato da Jamie Foxx), un pianista afroamericano con il sogno di diventare una star del jazz, ma finito a insegnare musica in una scuola media.
A un passo dall'inaspettato debutto reale sui palchi dei club che contano di una caotica New York, Joe si ritrova nel mondo ultraterreno e tenta di riprendere possesso del suo corpo: finirà per fare da "mentore" a 22 (doppiata da Tina Fey), una delle più complicate anime dello You Seminar.
Proprio come il jazz, il loro sarà uno scambio reciproco di esperienze e passioni, cercando di stare ben lontani dalle cupe ossessioni, note stonate di una partitura che sta per risolversi.
[Jamie Foxx è la voce del protagonista di Soul, Joe Gardner]
Il 23° lungometraggio Pixar sembra essere il film della maturità di Pete Docter, una pellicola nata forse "dalla crisi di mezza età" del regista, come ha scherzato lui stesso.
L'idea è nata 23 anni fa, quando venne alla luce il figlio di Docter.
"Appena nato aveva già una sua personalità", ha spiegato il regista. "Da dove veniva fuori? Avevo sempre pensato che si formasse con l'esperienza, ma era evidente che tutti noi nasciamo con un unico, specifico, senso di chi siamo".
Soul è profondo e ironico, commovente e divertente al tempo stesso.
Impressionanti le scene al pianoforte, per cui fondamentale è stato l'apporto del jazzista Jon Batiste, scoperto dalla produzione nel programma televisivo americano The Late Show with Stephen Colbert.
Le mani che accarezzano i tasti tra scale e armonie sono realizzate alla perfezione, così come perfetti sono i dettagli degli strumenti musicali.
"Non si era mai visto prima in un film d'animazione un musicista che esegue un brano", ha spiegato la produttrice Dana Murray.
"Abbiamo usato anche la tecnologia Midi, consentendo agli animatori di avere spunti necessari per ogni singola nota suonata dal musicista".
[Il primo trailer di Soul]
"Dopo Inside Out mi sono detto: ho veramente ottenuto un risultato che mi rende soddisfatto, completo?", si è chiesto Docter.
"Soul invita a trovare la propria passione e inseguirla.
Ma non sempre questo è il senso della vita. A volte è molto più complessa".
Ma qual è stata la scintilla che ha portato Docter a diventare disegnatore e regista di successo?
"Quando ero piccolo trovai uno di questi libretti di Topolino dove, facendo scorrere le pagine, potevi veder muovere il personaggio.
Io avevo difficoltà a disegnare, ma mi piaceva.
Quello, il movimento, è stato la mia scintilla".