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Questo terzo episodio di The Mandalorian chiamato Il Peccato è diretto da Deborah Chow, già regista di episodi di serie televisive note come Mr. Robot, Better Call Saul e The Vampires Diaries, e della prossima serie televisiva originale Disney+ dedicata ad Obi-Wan Kenobi, e ci mostrerà quanto il Mandaloriano sia deciso a riscattare la propria taglia, lottando poi con i rimorsi dei suoi errori.
Il Premio
Ritroviamo Mando (Pedro Pascal) sulla Razor Crest di ritorno a Nevarro, per consegnare il bambino al misterioso cliente.
Dopo aver aggiornato il capo della Gilda dei Cacciatori di Taglie, Greef Carga (Carl Weathers), Mando, vede il suo piccolo e adorabile amico verde svitare una pallina dalla leva dei comandi della nave.
“Non è un giocattolo” dice con voce da duro il protagonista, ma il piccolo bambino, in qualche modo, fa un’espressione molto più tenera.
Arrivato alla sede del cliente, Mando consegna la culla fluttuante ad uno degli assaltatori imperiali, che la afferra bruscamente, prima di essere ripreso dal cacciatore di taglie:
“Vacci piano”
“Vacci piano tu”
Il Cliente (Werner Herzog) è compiaciuto di vedere il bambino in ottima salute, come dichiara il dottor Pershing (Omid Abtahi), dopo averlo scansionato velocemente.
Se osserviamo la scena in lingua originale, possiamo notare che il dottore si riferirà al piccolo usando sempre parole al maschile, rivelando finalmente il sesso del bambino.
Mando gli chiede il perché avesse incontrato molti altri cacciatori di taglie sulle tracce del bambino, ma il Cliente gli spiega semplicemente che voleva assicurarsi di ottenere quello che voleva.
Perché, nonostante in The Mandalorian il Cliente sia interpretato da Werner Herzog, rimane comunque un personaggio elegantemente viscido.
“Una ricompensa così grande, per una consegna così piccola”
Mando riceve quindi il suo premio: un contenitore di sicurezza pieno di lega di prezioso Beskar.
I fan più attenti avranno sicuramente riconosciuto il contenitore di sicurezza che ci viene mostrato in The Mandalorian: è lo stesso che una comparsa abbraccia scappando dalla Città delle Nuvole ne L’Impero Colpisce Ancora e i fan ancora più attenti avranno notato che nella realtà quel contenitore non è altro che… una gelatiera!
La culla fluttuante segue il Dottor Pershing fuori dalla scena, mentre il bambino osserva piangendo il suo compagno d'avventure.
The Mandalorian chiede incuriosito cosa ne sarà del piccolo, ma il Cliente chiude subito il discorso facendo entrare i suoi assaltatori imperiali e specificando che, secondo il codice della gilda, dovrebbe dimenticare il tutto una volta ricevuto il pagamento, segno che sia arrivato il momento per il Mandaloriano di lasciare il luogo, in un’atmosfera diventata improvvisamente molto tesa.
[Il bambino in The Mandalorian]
Gli amici mandaloriani
Ritornato al rifugio dei mandaloriani, tutti mettono gli occhi sul glorioso premio del protagonista, che si sta recando nella stanza dell’armaiola (Emily Swallow).
L’armaiola lo informa che c’è abbastanza Beskar per produrre una corazza intera, ma che attirerebbe molta attenzione.
Proprio nel momento giusto, si presenta nella stanza un mandaloriano con una corazza pesante di nome Paz Vizla - doppiato in lingua originale da Jon Favreau, creatore e produttore di The Mandalorian - non contento del marchio imperiale sulle tavole di Beskar, in quanto quel metallo potrebbe essere il bottino dell’Impero durante la Grande Purga, poi fuso in una fonderia imperiale.
Non sappiamo ancora molto su questo evento legato ai mandaloriani; potrebbe essere collegato alla rivolta dei mandaloriani vista nell’ultima stagione della serie televisiva Star Wars Rebels, ma sicuramente è la causa del loro ritiro in rifugi segreti.
“La segretezza è la nostra sopravvivenza, la sopravvivenza è la nostra forza”
Sembra infatti che a causa di questa situazione i mandaloriani escano in superficie uno alla volta, proprio a causa dell’Impero, e il mandaloriano pesante decide che il nostro protagonista sia un codardo perché ha lavorato con esso.
Iniziano un piccolo scontro con dei coltelli, tentando in tutti i modi di levare l’elmo a Mando.
La regola di quella tribù, infatti, vieta a tutti i membri di levare l’elmo in presenza di altre persone, pena l’esclusione dal gruppo.
L’armaiola interrompe la rissa, con fare autorevole:
“Quando qualcuno percorre la Via di Mandalore, sei sia cacciatore che preda.
Come puoi essere un codardo, se scegli questo stile di vita?”
La stessa chiede a Mando se abbia mai rimosso l’elmo in presenza di altre persone, o se qualcun altro lo abbia fatto.
Lui conferma che non è mai successo.
“Questa è la via”
Il mantra della tribù viene ripetuto da tutti i presenti, calmando gli animi.
L’armaiola dichiara che, da questo momento, il teschio del mudhorn, l’animale che ha danneggiato l’armatura di The Mandalorian, sarà il sigillo del nostro protagonista, rifiutato perché crede di aver ucciso l’animale senza onore, con l’aiuto del nemico.
Il Mandaloriano considera quindi il bambino un suo nemico.
Perplessa, l’armaiola decide che con il Beskar rimasto farà dei “sibilanti” - un’arma per il braccio che spara diversi bersagli in una volta - Mando accetta e chiede di riservare quello che ne rimane per i trovatelli, perché loro sono il futuro, ripetendo nuovamente il mantra “questa è la via”.
Come già spiegato nel primo episodio, i trovatelli sono tutti i bambini orfani che vengono accolti nella tribù che intraprenderanno poi “La Via”.
Mentre l’armaiola procede con il suo lavoro, assistiamo ad un nuovo flashback.
Vediamo dei droidi da battaglia separatisti - quelli visti nella trilogia prequel - durante la Guerra dei Cloni, uccidere gli abitanti di un villaggio.
Un bambino - che è presumibilmente il nostro Mandaloriano quando era piccolo - viene nascosto in un piccolo rifugio dai suoi genitori che successivamente verranno investiti da un’esplosione.
Poco dopo, un super droide da battaglia scopre il bambino, e inizia a mirarlo con il suo blaster.
Il flashback termina in questo momento, quando la corazza è completa.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) e l'armaiola (Emily Swallow) in The Mandalorian]
Sensi di colpa
Con la sua nuova armatura scintillante di Beskar, Mando ritorna nella cantina dove Greef Carga lo attende.
Sembra che tutti i cacciatori di taglie nel locale abbiano un localizzatore, alla ricerca del piccolo, ma sono stati troppo lenti in confronto al Mandaloriano.
“Qui ti odiano tutti Mando, perché sei una leggenda!”
“In quanti avevano un localizzatore?”
“Tutti quanti, tutti quanti! Ma nessuno di loro ha portato a termine il compito.
Solo tu, Mando, solo tu!”
Greef gli mostra un paio di placche di Beskar che ha ricevuto per il lavoro del Mandaloriano, perché il successo di uno è il successo dell’altro.
Mando gli chiede se ci siano altri lavori, cercando di andare il più lontano possibile dal pianeta a causa dei suoi sensi di colpa per aver lasciato il bambino nelle mani di quegli imperiali.
Accetta un lavoro su una taglia di un ricercato di razza Mon Calamari sul pianeta Karnac, ma continuerà a chiedersi cosa ne sarà del piccolo.
Carga gli suggerisce di dimenticarlo.
Tornato alla sua nave, Mando si prepara per il decollo, quando nota che la pallina della leva di comando non è al suo posto, ma è poggiata li vicino.
La osserva, ricorda quando diceva al Bambino di non giocarci e, dopo un momento di indecisione, riatterra e si reca alla base imperiale.
Passando sul retro, nota la culla fluttuante del bambino in un mucchio di spazzatura: per lui questo è troppo, dovranno morire tutti.
Salito sul tetto di un palazzo di fronte alla struttura della base imperiale, usa il suo fucile Amban Phase-Pulse come un microfono direzionale - c’è qualcosa che gli oggetti non possano fare in The Mandalorian? - e ascolta il Cliente che parla di “finire questa storia” e “non posso garantire la sua incolumità” al Dottor Pershing.
Sentir parlare di “finire” qualcosa che appartenga al suo piccolo amico è troppo, quindi fa esplodere il muro laterale della struttura per accedervi senza troppi problemi.
Dopo aver ucciso diversi assaltatori imperiali, raggiunge la stanza di Pershing dove il bambino è inserito in una sorta di dispositivo per scansionarlo, mentre il dottore dichiara di aver protetto il bambino dagli imperiali, chiedendo di risparmiargli la vita.
Mando lo lascia vivere e abbandona la stanza con in braccio il piccolo amico verde.
In un’incredibile sequenza d’azione, Mando uccide chiunque gli si ponga davanti.
In una scena abbastanza forte, brucia vivo uno stormtrooper con il lanciafiamme incorporato nel braccio e utilizza i sibilanti per uccidere quattro nemici contemporaneamente.
Intanto, non c’è nessuna traccia del Cliente.
All’esterno le cose si complicano ulteriormente e tutti i tracciatori in mano ai cacciatori di taglie si attivano: gli imperiali hanno messo una taglia sul Mandaloriano, trasformando il cacciatore in una preda.
Prima di raggiungere la sua nave, Mando viene circondato da un gruppo di cacciatori di taglie capitanati da Greef Carga in una inquadratura degna del miglior film western in circolazione.
Carga cerca di far ragionare Mando e convincerlo a restituire il bambino, ma la sparatoria avrà presto inizio.
[Il Mandaloriano viene circondato dagli Stormtrooper in una scena di The Mandalorian]
Questa è la via
Mando riesce a disintegrare alcuni sgherri di Carga prima che le cose si mettano molto male, fino a quando un gruppo di mandaloriani col Jetpack raggiunge la piazza della sparatoria, aprendo il fuoco sui cacciatori di taglie, in una sequenza d’azione che dà gloria alla razza mandaloriana.
Il mandaloriano con l’armatura pesante - quello che fino a poco tempo prima teneva Mando in antipatia - dice al protagonista di andare, mentre loro distrarranno i nemici.
Pare che ora siano amici, e pare anche che sia armato con un blaster pesante a ripetizione!
“Qualcuno dovrà cambiare nascondiglio”
“Questa è la via”
Mando afferra il bambino e raggiunge la sua nave ma, sfortunatamente, Carga è già dentro, pronto a catturarlo.
Attivando i vapori della carbonite, Mando spara al petto a Greef attraverso i fumi, facendolo cadere dalla nave e prendendo tempo per decollare.
Scopriamo che Carga sopravvive grazie alla placca di Beskar che teneva nascosta nella giacca.
Mentre la nave vola verso il cielo, il mandaloriano con l’armatura pesante lo affianca con il suo Jetpack per salutarlo, prima di volar via.
“Devo procurarmene uno anch’io”
La nave continua a salire verso lo spazio aperto, mentre il bambino si arrampica sui comandi per raggiungere la leva di comando.
Mando svita la pallina dalla leva e la mette nella mano minuscola del bambino, prima di volar via verso l’ignoto.
["Devo procurarmene uno anch'io"]