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Il primo episodio di The Mandalorian ci ha lasciati con la bocca aperta ma non solo, anche con tantissime domande: questo secondo episodio di The Mandalorian ci darà alcune risposte ed esplorerà alcuni aspetti di sfondo che in Guerre Stellari hanno suscitato la nostra curiosità.
Il secondo capitolo di The Mandalorian, intitolato Il Bambino è diretto da Rick Famuyiwa e sarà una gioia per gli occhi, per la sua somiglianza a un film spaghetti western alla Sergio Leone.
Incontri inaspettati
Dopo essersi riorganizzato, Mando - di cui già sappiamo il nome che però non verrà rivelato troppo presto - si mette in viaggio per ritornare alla sua nave, la Razor Crest, accompagnato dalla sua preda, un adorabile bambino di cinquant’anni della stessa specie del Maestro Yoda.
Durante il viaggio all’interno di un piccolo canyon, abitato da delle simpatiche lucertole, il Mandaloriano scopre che altri cacciatori di taglie sono sulle tracce del bambino.
Infatti, pochi secondi dopo, viene attaccato da un gruppo di cacciatori di razza trandoshana - la stessa razza del famoso cacciatore di taglie Bossk, che vediamo ne L’impero colpisce ancora - e tutta la scena è un chiaro riferimento all’attacco dei predoni Tusken - o sabbipodi - nei confronti di Luke Skywalker, mentre è alla ricerca di R2-D2 in Guerre Stellari.
Con molta semplicità Mando riesce ad avere la meglio, mostrandoci per la prima volta il funzionamento del suo fucile Ambam Phase-Pulse, che semplicemente disintegra uno dei cacciatori che sta correndo verso il bambino per terminarlo..
“Niente disintegrazione”, diceva Darth Vader a Boba Fett: ora sappiamo il perché!
Arrivata la sera, The Mandalorian si siede a riparare la sua armatura e a chiudersi le ferite.
Il bambino, vedendolo, scende dalla sua culla mobile fluttuante e si avvicina al protagonista, allungando la sua manina sulla ferita come se volesse toccarla, o semplicemente usare qualche potere leggendario, ma non capendo le sue intenzioni Mando lo solleva e lo rimette nella sua culla.
Il bambino non si arrende, scende nuovamente dalla sua culla e raggiunge il Mandaloriano, che prontamente lo riafferra, lo pone nella culla, e la chiude, sigillandola.
C’è un qualcosa di tenero in questa scena silenziosa, senza alcuna linea di dialogo.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) in una scena di The Mandalorian]
Cacciatori di rottami
Il mattino seguente, Mando raggiunge il crinale subito sopra la Razor Crest e fa un’amara scoperta: un gruppo di Jawa, giunti con il loro inconfondibile Sandcrawler - il classico trasporto cingolato dei jawa, come vediamo in Guerre Stellari - stanno smantellando la nave, credendola abbandonata.
I jawa sono dei mostriciattoli bassi con gli occhietti luminosi, incappucciati e coperti da una lunga veste, che smantellano qualunque cosa o raccolgono qualsiasi droide solitario, per poi rivendere il tutto nei mercati del pianeta.
Il bello di The Mandalorian è che ad ogni scena scopriamo un lato ancora inesplorato del carattere del protagonista.
In questo caso notiamo che la rabbia è tenuta a bada e, con molta disinvoltura, il Mandaloriano si inginocchia e inizia a disintegrare i piccoli jawa come se fossero dei bersagli mobili in un poligono di tiro.
I piccoli cacciatori di rottami hanno ormai smantellato tutta la nave, quindi si apprestano a correre al riparo del loro cingolato che, partendo in quarta, tenta di seminare l’agile pistolero.
Mando non si dà per vinto e vuole a tutti i costi tutti i pezzi della sua nave, quindi inizia a rincorrere a piedi il cingolato con la culla fluttuante che lo seguirà ovunque, mantenendosi comunque a distanza di sicurezza.
Sembra che la culla possa essere impostata per seguire The Mandalorian a diverse distanze, ma la situazione sembra comunque poco sicura per il nostro “piccolo, verdastro amico”.
Questa è una delle sequenze d’azione più frenetiche perché il Mandaloriano riuscirà più volte ad aggrapparsi al cingolato per raggiungere la cabina di pilotaggio, ma senza successo.
Rischierà anche di sbattere contro una roccia mentre si trova sul lato del veicolo, riuscendo a salvarsi - possiamo vedere la stessa scena in Solo: A Star wars Story, con Chewbacca che rischierà la vita sul treno che deve rapinare con la banda di Beckett, o vedere un’analogia con la scena del carro armato in Indiana Jones e l’Ultima Crociata.
The Mandalorian riuscirà ad avere la meglio e a stabilizzarsi sul tetto del cingolato, combattendo con alcuni Jawa fin quando tutti insieme non gli sparano con un blaster a ioni, elettrificando la sua armatura e facendolo cadere dal cingolato, immobile.
“Utini!”
Mando si sveglia dopo un po’ di tempo, probabilmente confuso - non deve essere piacevole trovarsi in quella situazione con l’elmo sulla testa - con il bambino vicino, che lo osserva.
Ha appena realizzato che i jawa sono ormai andati e che non potrà ripartire dal pianeta con la sua nave, ridotta a un mucchio di rottami.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) e il bambino in The Mandalorian]
Negoziazioni
Si rimette in viaggio per raggiungere l’unico amico che ha sul pianeta, Kuiil (Nick Nolte) sperando di ricevere assistenza.
“Credevo fossi morto” dice l’ugnaught.
Questo è il primo dialogo che ascoltiamo dall’inizio dell’episodio.
Kuiil consiglia di portare The Mandalorian all’accampamento dei jawa per poter contrattare i pezzi della sua nave.
“I jawa rubano, non distruggono mai”
Lì vicino, intanto, il bambino insegue un piccolo animale simile a una rana e tenta di ingoiarlo intero con un piccolo ruttino, tipico dei bambini appena nati.
Viaggiano fino al cingolato dei jawa e iniziano a negoziare, fin quando il Mandaloriano non inizia a sparare al gruppo di jawa con il suo lanciafiamme incorporato nell'armatura sul braccio.
Kuiil gli spiega che, finché avrà le sue armi puntate verso i jawa, non vedrà mai i pezzi della sua nave e dovrà buttarle a terra per raggiungere un accordo.
“Sono un mandaloriano, le armi fanno parte della mia religione”
Dopo un difficile negoziato, Kuiil convince entrambe le parti a raggiungere un accordo: Il Mandaloriano riceverà tutte le parti della sua nave, se porterà un uovo ai jawa.
Tutta le scena del negoziato è un richiamo ai film western, in cui i cowboy si siedono a gambe incrociate con i capi indiani per raggiungere un accordo.
Il cingolato raggiunge la grotta in cui il protagonista di The Mandalorian dovrà avventurarsi per recuperare l’uovo.
La grotta è un luogo ricorrente nella saga cinematografica e nelle serie televisive di Star Wars, e all’interno non ci si trova mai qualcosa di buono.
Il Mandaloriano entrerà nella grotta solo per essere lanciato fuori dalla probabile mamma dell’uovo, una creatura simile a un rinoceronte chiamata Mudhorn, molto simile al Reek, la creatura con il corno che darà del filo da torcere a Obi-Wan nell’arena su Geonosis in L’attacco dei Cloni.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) ed il Mudhorn sollevato dal bambino in una scena di The Mandalorian]
La battaglia per l’uovo
Il Mandaloriano e il mudhorn iniziano a danzare violentemente di fronte l’ingresso della grotta.
I gadget utilizzati dal cacciatore di taglie si riveleranno inefficienti contro la dura pelle della creatura, che avrà la meglio, gettandolo a terra per finirlo.
È proprio durante questa scena che il bambino, preoccupato per l’incolumità del suo protettore, entra in azione direttamente dalla sua culla: con un piccolo gesto della sua mano, il bambino utilizza la Forza per sollevare la creatura e salvare il suo nuovo amico mandaloriano.
Sorpreso da quello che sta succedendo, Mando approfitterà della situazione per uccidere il mudhorn, accoltellandolo sul collo.
Esausto per essersi sforzato così tanto, il bambino sviene.
The Mandalorian consegna il gigante uovo peloso ai jawa, che festeggiano per aver ricevuto il cibo prezioso.
“Su-ga! Su-ga! Su-ga!”
[I Jawa festeggiano mangiando l'uovo ("Su-ga" nella loro lingua)]
Buona fortuna, Mando
Con i pezzi della Razor Crest di nuovo tra le mani, The Mandalorian e Kuiil tornano allo scheletro della nave per rimontarla, chiedendosi cosa sia successo durante la battaglia e alla creatura.
Dopo aver rimontato i pezzi mancanti sulla nave, Kuiil rifiuta nuovamente ogni tipo di ricompensa per il suo aiuto e non accetta di diventare un membro dell’equipaggio della Razor Crest - sarebbero diventati un dinamico duo?
“Io ringrazio te per aver riportato la pace nella mia valle, e buona fortuna per il bambino.
Spero sopravviva e ti frutti una bella ricompensa.
Ho parlato"
I due si salutano, la colonna sonora di The Mandalorian - composta da Ludwig Göransson - parte mentre Mando lascia il pianeta Arvala-7 con il bambino che si risveglia al suo fianco, nella cabina di pilotaggio.
1 commento
Mike
4 anni fa
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