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È notizia di questi giorni che RaiPlay, piattaforma da sempre gratuita, sarà visibile a tutti senza previa registrazione, per venire incontro agli italiani che in questo periodo stanno vivendo l’emergenza nazionale dovuta ai contagi da Coronavirus.
Il portale web della RAI, nato nel lontano 2005 (all’epoca era noto come Rai Click Tv), ha subito negli anni diversi restyling fino ad assumere la forma odierna, e ospita numerosi programmi di intrattenimento, di attualità e sportivi dei palinsesti televisivi RAI.
Tuttavia, su RaiPlay sono disponibili anche numerose fiction, serie televisive (vere e proprie chicche sono i famosi sceneggiati degli anni ‘60 e ‘70, come I fratelli Karamazov, basato sull’omonimo romanzo di Fëdor Dostoevskij) e film.
Nelle righe seguenti ci si concentrerà soprattutto sulle pellicole: difficilmente RaiPlay può reggere il confronto con i colossi dello streaming come Netflix e Amazon Prime Video, ma non mancano titoli interessanti, alcuni dei quali si sono ritagliati un loro posto - piccolo o grande che sia - nel cuore degli spettatori.
Ecco alcuni esempi.
Babel
Alejandro González Iñárritu, 2006
drammatico
Terzo capitolo della trilogia della morte (preceduto da Amores perros e 21 grammi).
In Babel Alejandro G. Iñárritu racconta tre storie che prendono in vita in tre continenti diversi, così lontane ma anche così vicine perché collegate fra di loro, come mostrerà l’evolversi della pellicola: una dimostrazione di come alcuni sentimenti sono universali e i confini sono soltanto linee immaginarie.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gabriel García Bernal
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Dallas Buyers Club
Jean-Marc Vallée, 2013
biografico, drammatico
La vera storia di Ron Woodrof, uomo texano che scoprì di essere sieropositivo nel 1985.
Quando si accorse delle carenze del sistema sanitario americano - che non gli permetteva di accedere alle cure - comprò e rivendette illegalmente ad altri malati di AIDS i farmaci che servivano nella lotta contro la malattia.
Toccante film i cui protagonisti vinsero entrambi l'Oscar per la recitazione nel 2014.
Con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner
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Il capitale umano
Paolo Virzì, 2013
drammatico
La morte accidentale di un ciclista il giorno della vigilia di Natale provoca l’incontro fra due famiglie brianzole alle quali appartengono i ragazzi che hanno causato l’incidente mortale.
Impietoso ritratto della società italiana firmato da Paolo Virzì, con la battuta che - secondo Il Post - meglio rappresenta l'ultimo decennio italiano:
“Avete scommesso sulla rovina di questo paese e avete vinto”.
19 nomination ai David di Donatello 2014, con 7 statuette vinte tra cui Miglior Film e Miglior Sceneggiatura.
Con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Bebo Storti, Matilde Gioli
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Il ferroviere
Pietro Germi, 1956
drammatico
Dopo un incidente su cui non ha colpe, il ferroviere Andrea Marcocci cade in disgrazia: l’abuso di alcol e i turbolenti rapporti familiari sembrano essere problemi irrimediabili ma, quando vuole, la vita sa concedere seconde opportunità.
Pietro Germi firma uno degli ultimi gioielli (in ordine temporale) del Neorealismo, una spaccato di vita del dopoguerra fra piaghe sociali e lotte politiche, con un finale che esorta a mettere da parte ogni astio, perché la vita può essere troppo breve per vivere preda del rancore.
Nastro d'Argento 1957 al Regista del Miglior Film.
Con Pietro Germi, Luisa Della Noce, Sylva Koscina
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King Kong
Merian C. Cooper e Ernst B. Schoedsack, 1933
avventura, horror, fantascienza
Primo storico film che vede il celebre gorilla combattere contro mostri giganti su un’isola sperduta del Pacifico e poi seminare panico e terrore a New York.
Testimoni della sua furia una troupe cinematografica e un marinaio che lotteranno per salvare una donna dalle grinfie di Re Kong.
L’idea del film (che si rivelò vincente, dato il successo della figura di King Kong nei decenni successivi) fu di Merian C. Cooper, che la propose a David O. Selznick: ottenuto il via libera, la pellicola venne girata con la tecnica dell’animazione a passo uno (meglio conosciuta con l’espressione inglese stop-motion) per quanto riguarda le sequenze che hanno come protagonista Kong.
La scena che vede il gorilla in cima all’Empire State Building divenne immediatamente parte della Storia del Cinema.
Con Fay Wray, Robert Armstrong, Bruce Cabot
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La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Oliver Hirschbiegel, 2004
biografico, drammatico, storico
Gli ultimi giorni di Adolf Hitler e del nazismo visti attraverso gli occhi di Traudl Junge (Alexandra Maria Lara), sua segretaria personale.
Oliver Hirschbiegel dirige questo film portando lo spettatore nel bunker dove il Führer e altri gerarchi nazisti vissero l'ultimo periodo della Seconda Guerra Mondiale, per poi togliersi la vita fra il 30 aprile e il 1° maggio 1945.
La scena in cui Hitler rimprovera duramente i suoi sottoposti, mentre il personale del bunker ascolta impotente le sue grida, è stata parodiata in ogni modo possibile e immaginabile.
Candidato a Miglior Film in Lingua Straniera agli Oscar 2005
Con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Ulrich Matthes
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La città proibita
Zhang Yimou, 2006
azione, avventura, drammatico
Cina, X secolo: l’imperatore Ping della dinastia Tang si appresta a celebrare l’importante Festa dei Crisantemi insieme alla sua famiglia.
Non sarà una celebrazione gioiosa.
Amori, intrighi di corte e violenza (tanta violenza): il tutto mostrato con stile ed eleganza: la pellicola di Zhang Yimou rientra perfettamente nel genere wuxiapan, dagli stilemi simili a quelli dei film cappa e spada occidentali.
Superba la prova di Gong Li nelle vesti raffinate dell’imperatrice.
Candidato per i Migliori Costumi agli Oscar 2007.
Con Chow Yun-Fat, Gong Li, Chou Jay
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Sacco e Vanzetti
Giuliano Montaldo, 1972
biografico, drammatico
Giuliano Montaldo racconta con maestria e asciuttezza la storia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti: accusati di un crimine mai commesso, i due immigrati italiani furono giustiziati nel 1927 nello stato del Massachusetts.
Man mano che le immagini scorrono, aumenta nello spettatore il senso di rabbia e impotenza di fronte a un processo penale che si trasformò in processo politico: la tesi sposata da Montaldo (e riconducibile alla realtà dei fatti) è quella secondo la quale Sacco e Vanzetti furono condannati per le loro idee anarchiche, pericolose agli occhi della società americana.
Degne di menzione le performance dei protagonisti e la colonna sonora di Ennio Morricone, con la collaborazione di Joan Baez.
Miglir Attore al Festival di Cannes 1971 per Riccardo Cucciolla.
Con Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla, Cyril Cusack
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Sicario
Denis Villeneuve, 2015
azione, drammatico
La lotta fra i buoni (il governo statunitense) e i cattivi (i cartelli della droga messicani) dal punto di vista dell’agente FBI Kate Macer, al confine fra USA e Messico.
Le apparenze ingannano e la donna si ritroverà a riflettere sulle sue convinzioni e i suoi valori.
Ottimo film di Denis Villeneuve, coadiuvato da un cast in grande spolvero e da Roger Deakins, ormai leggendario direttore della fotografia britannico: i campi lunghi che precedono le scene action ambientate a Ciudad Juàrez sono una delizia per gli occhi.
Con Emily Blunt, Josh Brolin, Benicio Del Toro
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Suspiria
Dario Argento, 1977
horror
Strani fatti e sanguinosi delitti accadono in una scuola di danza di Friburgo: la giovane americana Susy Benner decide di indagare, scoprendo una macabra verità.
Probabilmente il miglior film di Dario Argento, un horror che tiene alta la tensione per tutta la sua durata.
Il regista romano ha sicuramente grandi meriti nel racconto della storia, ma il film deve - giustamente - la sua fama anche alla fotografia curata da Luciano Tovoli, che utilizzò magnificamente luci e colori per conferire alle scenografie toni fantastici.
Come per Profondo rosso, furono i Goblin a occuparsi della colonna sonora del film.
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Non finisce qui: su RaiPlay vi sono anche grandi successi del recente cinema americano, fra i quali The Wolf of Wall Street (Martin Scorsese, 2013) e The Hateful Eight (Quentin Tarantino, 2015).
C'è anche il vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia 2011: Faust, di Aleksandr Sokurov.
Chi è in cerca di buon cinema italiano contemporaneo non può lasciarsi sfuggire film come
La Ragazza del mondo (Marco Danieli, 2016);
Fiore (Claudio Giovannesi, 2016);
Lo chiamavano Jeeg Robot (Gabriele Mainetti, 2015);
Song ‘e Napule (Manetti brothers, 2014).
Per chi vuole invece tuffarsi nel passato, c’è ampia scelta:
Il segno di Venere (Dino Risi, 1955);
I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958);
Il signor e la signora Smith (Alfred Hitchcock, 1941);
Il sospetto (Alfred Hitchcock, 1941).
Infine, numerosi sono i cortometraggi con protagonisti Stan Laurel e Oliver Hardy, anche noti come Stanlio e Ollio: pietre miliari della comicità cinematografica.
Bene: a questo punto non resta che accendere il televisore (o il computer) e accedere a RaiPlay...
Buona visione!
1 commento
Marco Batelli
4 anni fa
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