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Parliamoci chiaro: nel 2016 Mademoiselle di Park Chan-wook non si portò a casa la Palma d'oro e, con ogni probabilità, la stessa cosa avverrà anche per Decision to Leave, presentato in concorso a questo 75° Festival di Cannes.
Il regista di Seul ha l'abitudine di presentarsi con una certa regolarità sul red carpet della Croisette per presentare i suoi lavori, senza però riuscire mai a bissare le fortune della sua opera più acclamata, quell'Oldboy che nel 2004 venne premiato con il Grand Prix Speciale della Giuria ed esaltato a gran voce dal sommo Quentin Tarantino.
[Il trailer di Decision to Leave]
Il pubblico e le distribuzioni internazionali rimasero abbagliati dall'idea di Cinema dell'autore sudcoreano, dagli abbinamenti di Antonio Vivaldi con martelli da carpentiere, piani-scena deliziosi contenenti combattimenti feroci, plot-twist inaspettati e ben costruiti, oltre alla prova attoriale - al limite dell'inumano - di quello splendore di Choi Min-sik.
Anche i suoi simboli animaleschi non erano affatto male.
Da lì in avanti il palmares cinematografico di Park è rimasto a digiuno di consensi di pari livello, in accordo con una folta schiera di critici che bollavano (e continuano a bollare) il suo Cinema come estroso, ricco nella forma ma carente e fumoso nella sua sostanza contenutistica.
Anche guardando oltre al "mezzo inciampo" di Stoker, prima e unica sua produzione statunitense, di cui però non fu sceneggiatore.
Eppure, a ben vedere, sin dai suoi esordi cinematografici l'autore della Trilogia della Vendetta è sempre riuscito a dimostrare la sua abilità di regista ma soprattutto di narratore, artefice di storie stratificate, ricche di simboli e popolate da personaggi fragili, balzani, a volte dolcissimi, tutti incredibilmente dettagliati e vivi.
La stessa cosa - con grande coerenza - si ripropone anche in Decision to Leave.
[Tang Wei e Park Hae-il sono perfetti in Decision to Leave]
Protagonista delle vicende è Hae-joon, detective della polizia di Busan che si trova a dover indagare sulla morte di un uomo caduto dalla vetta di una montagna al termine di una scalata.
Inizialmente si pensa al suicidio, ma i sospetti della polizia ricadranno su Seo-rae, moglie del defunto che ha origini cinesi.
Nel corso delle indagini Hae-joon si avvicinerà - forse troppo - a lei, venendone irretito dal fascino, dall'ironia e dalla dolcezza.
Park Chan-wook scrive e dirige un crime dai toni ironici mischiato al dramma di un melò che racconta di un amore impossibile fra un uomo sposato e una sospetta omicida.
Un confronto psicologico costante fra due persone che si amano e si "tengono a bada" allo stesso tempo (splendida la protagonista Tang Wei).
Lo fa a mio avviso come di consueto, con uno script a incastri perfetti, dotato di un buon ritmo di montaggio e certamente anche di un'eleganza sbalorditiva, una forma estetica fuori scala che - qualche volta - accarezza la leziosità.
L'abilità del regista, tuttavia, è stata quella di continuare nel solco tracciato dalle sue opere precedenti, perseguendo l'intento creativo/innovativo rappresentato da intuizioni di messa in scena e brillanti stacchi che sorprendono lo spettatore muovendolo fino al sorriso.
[Forte commistione fra generi nel Cinema di Park Chan-wook: in Decision to Leave il crime incontra il romance]
In questi elementi Decision to Leave è un'estensione - coerente e forse ancor più matura - del percorso artistico di Park Chan-wook, che sembra ormai destinato a non scrollarsi più di dosso la "maledizione di Oldboy", film spartiacque, inarrivabile, irripetibile, sua vera e propria dannazione.
Come se Park, dopo le disavventure di Oh Dae-Su, non avesse mai girato ottimi film come Thirst o delizie quali Lady Vendetta (per chi scrive superiore allo stesso Oldboy), Sono un cyborg, ma va bene e Mademoiselle.
Non vincerà la Palma d'oro, sarà lezioso e povero di contenuti, ma io mi tengo ben stretto questo Decision to Leave, film che esprime tutta l'essenza - poetica, estetica e narrativa - di uno dei più grandi cineasti contemporanei.
Questa è Cannes, NON il Vietnam!
Qui si guardano film, NON si mangia.
Qua si suda e si corre da una sala all'altra, NON si va ad ambigui festini mondani! Qua si aggiornano i nostri Amici con contenuti esclusivi sul Gruppo Telegram! Decision to Leave
Se ti incuriosisce la cosa ti basta diventare uno dei Goonies: vieni a dare un'occhiata!