Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato...
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato pazzo Victor von Frankenstein ma il primo rifiuta veemente le teorie mediche del nonno e addirittura cambiando la pronuncia del suo cognome per distinguersi da esso. Un’eredità del barone Frankenstein (Padre di Victor) gli fa guadagnare un castello in Transilvania dove incontra il nipote del vecchio assistente del nonno: Igor (Che si fa chiamare Aigor per prendere in giro Frederick), la sua nuova assistente Inga e l’inquietante e misteriosa Frau Blücher (il quale nome fa nitrire di terrore i cavalli).
Dopo aver trovato gli appunti del nonno si convince a ripetere l’esperimento: profana varie tombe per rimediare le parti della sua creatura (proporzionata in ogni aspetto) e incarica Igor di recuperare il cervello di Hans Delbruck, scienziato e santo, ma questo sbaglia e porta a Frederick un cervello abnorme (da Igor chiamato “Abby Norme”). Seguiranno peripezie esilaranti.
Questo film potrebbe essere considerato il punto di riferimento principale su come fare una parodia dei film horror. Le atmosfere sono identiche all'originale e questo contribuisce a renderlo più esilarante: Il fatto che sembri tutto così identico al Frankenstein di James Whale con Boris Karloff nel ruolo del mostro (non chiamatelo Frankenstein, è il nome del creatore. È come chiamare Link “Zelda”. Chiamatelo Adam, se preferite) e che invece troviamo delle situazioni che definire comiche è dir poco: il cieco che brucia il dito del mostro per errore (con l’attore che improvvisa: “Volevo offrirti una sambuca” e con tutta la troupe che scoppia a ridere, chiudendo in fretta la scena), il dialogo “Lupo Ululà e Castello Ululì” (adattamento sublime di un gioco di parole altrimenti intraducibile) e la gag in lingua originale di “Walk This Way” (perduta in italiano poiché inadattabile ed intraducibile, ma che ha ispirato l’omonima canzone degli Aerosmith).
Ce ne sarebbe parecchie da raccontare su questo film visto che è foriero di moltissimi fatti curiosi (come Mel Brooks che aggiungeva scene per non far finire le riprese perché si stavano divertendo tutti), ma voglio chiudere qui con un consiglio: se non l’avete visto, guardatelo in questo istante. Una parodia horror fatta bene? SI. PUÒ. FARE!
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato...
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato pazzo Victor von Frankenstein ma il primo rifiuta veemente le teorie mediche del nonno e addirittura cambiando la pronuncia del suo cognome per distinguersi da esso. Un’eredità del barone Frankenstein (Padre di Victor) gli fa guadagnare un castello in Transilvania dove incontra il nipote del vecchio assistente del nonno: Igor (Che si fa chiamare Aigor per prendere in giro Frederick), la sua nuova assistente Inga e l’inquietante e misteriosa Frau Blücher (il quale nome fa nitrire di terrore i cavalli).
Dopo aver trovato gli appunti del nonno si convince a ripetere l’esperimento: profana varie tombe per rimediare le parti della sua creatura (proporzionata in ogni aspetto) e incarica Igor di recuperare il cervello di Hans Delbruck, scienziato e santo, ma questo sbaglia e porta a Frederick un cervello abnorme (da Igor chiamato “Abby Norme”). Seguiranno peripezie esilaranti.
Questo film potrebbe essere considerato il punto di riferimento principale su come fare una parodia dei film horror. Le atmosfere sono identiche all'originale e questo contribuisce a renderlo più esilarante: Il fatto che sembri tutto così identico al Frankenstein di James Whale con Boris Karloff nel ruolo del mostro (non chiamatelo Frankenstein, è il nome del creatore. È come chiamare Link “Zelda”. Chiamatelo Adam, se preferite) e che invece troviamo delle situazioni che definire comiche è dir poco: il cieco che brucia il dito del mostro per errore (con l’attore che improvvisa: “Volevo offrirti una sambuca” e con tutta la troupe che scoppia a ridere, chiudendo in fretta la scena), il dialogo “Lupo Ululà e Castello Ululì” (adattamento sublime di un gioco di parole altrimenti intraducibile) e la gag in lingua originale di “Walk This Way” (perduta in italiano poiché inadattabile ed intraducibile, ma che ha ispirato l’omonima canzone degli Aerosmith).
Ce ne sarebbe parecchie da raccontare su questo film visto che è foriero di moltissimi fatti curiosi (come Mel Brooks che aggiungeva scene per non far finire le riprese perché si stavano divertendo tutti), ma voglio chiudere qui con un consiglio: se non l’avete visto, guardatelo in questo istante. Una parodia horror fatta bene? SI. PUÒ. FARE!
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato...
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato pazzo Victor von Frankenstein ma il primo rifiuta veemente le teorie mediche del nonno e addirittura cambiando la pronuncia del suo cognome per distinguersi da esso. Un’eredità del barone Frankenstein (Padre di Victor) gli fa guadagnare un castello in Transilvania dove incontra il nipote del vecchio assistente del nonno: Igor (Che si fa chiamare Aigor per prendere in giro Frederick), la sua nuova assistente Inga e l’inquietante e misteriosa Frau Blücher (il quale nome fa nitrire di terrore i cavalli).
Dopo aver trovato gli appunti del nonno si convince a ripetere l’esperimento: profana varie tombe per rimediare le parti della sua creatura (proporzionata in ogni aspetto) e incarica Igor di recuperare il cervello di Hans Delbruck, scienziato e santo, ma questo sbaglia e porta a Frederick un cervello abnorme (da Igor chiamato “Abby Norme”). Seguiranno peripezie esilaranti.
Questo film potrebbe essere considerato il punto di riferimento principale su come fare una parodia dei film horror. Le atmosfere sono identiche all'originale e questo contribuisce a renderlo più esilarante: Il fatto che sembri tutto così identico al Frankenstein di James Whale con Boris Karloff nel ruolo del mostro (non chiamatelo Frankenstein, è il nome del creatore. È come chiamare Link “Zelda”. Chiamatelo Adam, se preferite) e che invece troviamo delle situazioni che definire comiche è dir poco: il cieco che brucia il dito del mostro per errore (con l’attore che improvvisa: “Volevo offrirti una sambuca” e con tutta la troupe che scoppia a ridere, chiudendo in fretta la scena), il dialogo “Lupo Ululà e Castello Ululì” (adattamento sublime di un gioco di parole altrimenti intraducibile) e la gag in lingua originale di “Walk This Way” (perduta in italiano poiché inadattabile ed intraducibile, ma che ha ispirato l’omonima canzone degli Aerosmith).
Ce ne sarebbe parecchie da raccontare su questo film visto che è foriero di moltissimi fatti curiosi (come Mel Brooks che aggiungeva scene per non far finire le riprese perché si stavano divertendo tutti), ma voglio chiudere qui con un consiglio: se non l’avete visto, guardatelo in questo istante. Una parodia horror fatta bene? SI. PUÒ. FARE!
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato...
Uno dei capolavori di Mel Brooks? Assolutamente si. Talmente memorabile che le citazioni sono già apparse nella vostra mente.
Frederick Frankenstein è il nipote del famoso scienziato pazzo Victor von Frankenstein ma il primo rifiuta veemente le teorie mediche del nonno e addirittura cambiando la pronuncia del suo cognome per distinguersi da esso. Un’eredità del barone Frankenstein (Padre di Victor) gli fa guadagnare un castello in Transilvania dove incontra il nipote del vecchio assistente del nonno: Igor (Che si fa chiamare Aigor per prendere in giro Frederick), la sua nuova assistente Inga e l’inquietante e misteriosa Frau Blücher (il quale nome fa nitrire di terrore i cavalli).
Dopo aver trovato gli appunti del nonno si convince a ripetere l’esperimento: profana varie tombe per rimediare le parti della sua creatura (proporzionata in ogni aspetto) e incarica Igor di recuperare il cervello di Hans Delbruck, scienziato e santo, ma questo sbaglia e porta a Frederick un cervello abnorme (da Igor chiamato “Abby Norme”). Seguiranno peripezie esilaranti.
Questo film potrebbe essere considerato il punto di riferimento principale su come fare una parodia dei film horror. Le atmosfere sono identiche all'originale e questo contribuisce a renderlo più esilarante: Il fatto che sembri tutto così identico al Frankenstein di James Whale con Boris Karloff nel ruolo del mostro (non chiamatelo Frankenstein, è il nome del creatore. È come chiamare Link “Zelda”. Chiamatelo Adam, se preferite) e che invece troviamo delle situazioni che definire comiche è dir poco: il cieco che brucia il dito del mostro per errore (con l’attore che improvvisa: “Volevo offrirti una sambuca” e con tutta la troupe che scoppia a ridere, chiudendo in fretta la scena), il dialogo “Lupo Ululà e Castello Ululì” (adattamento sublime di un gioco di parole altrimenti intraducibile) e la gag in lingua originale di “Walk This Way” (perduta in italiano poiché inadattabile ed intraducibile, ma che ha ispirato l’omonima canzone degli Aerosmith).
Ce ne sarebbe parecchie da raccontare su questo film visto che è foriero di moltissimi fatti curiosi (come Mel Brooks che aggiungeva scene per non far finire le riprese perché si stavano divertendo tutti), ma voglio chiudere qui con un consiglio: se non l’avete visto, guardatelo in questo istante. Una parodia horror fatta bene? SI. PUÒ. FARE!
Contiene spoiler