Data inizio produzione: 21/09/1997 Data fine produzione: 13/11/1998
The Sixth Sense
Prima uscita: 02/08/1999 - Philadelphia (USA)
Distribuzione italiana: 29/10/1999
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Fotografia: Tak Fujimoto
Montaggio: Andrew Mondshein
Lingua: inglese, spagnolo, latino
B/N
35mm
Aspect Ratio: 1.85:1
Camere: Panavision Panaflex Millennium
Ottiche: Panavision Primo
Budget: 40.000.000 $
Box Office Mondiale: 672.806.292 $
#cinefacts
72%
#pubblico
76%
#film
The Sixth Sense - Il sesto senso
M. Night Shyamalan, USA, 1999, 107'
Drammatico, Mistero, Thriller
Bruce Willis, Haley Joel Osment, Toni Collette
Specifiche tecniche
0%
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+ Da vedere
Contiene spoiler
TRAMA
Il piccolo Cole si comporta in modo sempre più strano e la madre chiede aiuto ad uno psichiatra: lo prenderà in cura il dottor Crowe, che rivedrà nel bambino un suo ex-paziente che non era riuscito a curare.
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è...
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è visto fino a quel momento rischia di essere un'arma a doppio taglio. Certamente fa parlare diffusamente del film, fa quasi sobbalzare per quanto sia dirompente. Però, dall'altra parte, proprio in virtù di questa sua eccezionalità, fa perdere qualsiasi tipo di interesse per tutto il resto. Di fatto eclissa ogni altra cosa, ogni possibile altra tematica introdotta dal film; fagocita il film stesso rimanendo l'unica sua caratteristica davvero memorabile.
A questo punto mi viene da pensare se non sia meglio, per Shyamalan, piazzare questi suoi colpi di scena eclatanti a metà film, piuttosto che sul finale, rilanciando così la narrazione su nuove strade da approfondire poi nel-post-plot twist. Anche perché il problema più evidente delle storie del regista indiano è che tendono a trascinarsi in una parte centrale sempre troppo poco incisiva, annaquata e verbosa.
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è...
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è visto fino a quel momento rischia di essere un'arma a doppio taglio. Certamente fa parlare diffusamente del film, fa quasi sobbalzare per quanto sia dirompente. Però, dall'altra parte, proprio in virtù di questa sua eccezionalità, fa perdere qualsiasi tipo di interesse per tutto il resto. Di fatto eclissa ogni altra cosa, ogni possibile altra tematica introdotta dal film; fagocita il film stesso rimanendo l'unica sua caratteristica davvero memorabile.
A questo punto mi viene da pensare se non sia meglio, per Shyamalan, piazzare questi suoi colpi di scena eclatanti a metà film, piuttosto che sul finale, rilanciando così la narrazione su nuove strade da approfondire poi nel-post-plot twist. Anche perché il problema più evidente delle storie del regista indiano è che tendono a trascinarsi in una parte centrale sempre troppo poco incisiva, annaquata e verbosa.
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è...
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è visto fino a quel momento rischia di essere un'arma a doppio taglio. Certamente fa parlare diffusamente del film, fa quasi sobbalzare per quanto sia dirompente. Però, dall'altra parte, proprio in virtù di questa sua eccezionalità, fa perdere qualsiasi tipo di interesse per tutto il resto. Di fatto eclissa ogni altra cosa, ogni possibile altra tematica introdotta dal film; fagocita il film stesso rimanendo l'unica sua caratteristica davvero memorabile.
A questo punto mi viene da pensare se non sia meglio, per Shyamalan, piazzare questi suoi colpi di scena eclatanti a metà film, piuttosto che sul finale, rilanciando così la narrazione su nuove strade da approfondire poi nel-post-plot twist. Anche perché il problema più evidente delle storie del regista indiano è che tendono a trascinarsi in una parte centrale sempre troppo poco incisiva, annaquata e verbosa.
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è...
Pur conoscendo il colpo di scena conclusivo, Il Sesto Senso è riuscito a coinvolgermi e a piacermi. Tuttavia, questa idea del plot twist shymalaniano conclusivo che ribalta tutto ciò che si è visto fino a quel momento rischia di essere un'arma a doppio taglio. Certamente fa parlare diffusamente del film, fa quasi sobbalzare per quanto sia dirompente. Però, dall'altra parte, proprio in virtù di questa sua eccezionalità, fa perdere qualsiasi tipo di interesse per tutto il resto. Di fatto eclissa ogni altra cosa, ogni possibile altra tematica introdotta dal film; fagocita il film stesso rimanendo l'unica sua caratteristica davvero memorabile.
A questo punto mi viene da pensare se non sia meglio, per Shyamalan, piazzare questi suoi colpi di scena eclatanti a metà film, piuttosto che sul finale, rilanciando così la narrazione su nuove strade da approfondire poi nel-post-plot twist. Anche perché il problema più evidente delle storie del regista indiano è che tendono a trascinarsi in una parte centrale sempre troppo poco incisiva, annaquata e verbosa.
Contiene spoiler