#film
La parola ai giurati
Sidney Lumet, USA, 1957, 96'
Crime, Drammatico
Henry Fonda, Lee J. Cobb, Martin Balsam
Specifiche tecniche
Vota anche tu tappando sulla spada laser!
Vota anche tu scorrendo sulla spada laser!
TRAMA
Un giovane di origini ispaniche è processato per il presunto omicidio del padre. Tocca alla giuria stabilire se è colpevole o innocente, ma i pregiudizi e i preconcetti dei giurati ribalteranno quello che sembrava un facile verdetto.
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici...
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici uomini costretti in una stanza, un caso apparentemente semplice, una condanna quasi certa per il ragazzo imputato accusato di avere ucciso il padre. Quando si vota, i primi undici dichiarano colpevole. L'ultimo, vedendo la mancanza assoluta di discussione e la leggerezza con cui viene disposta una vita, vota contro.
E' l'inizio di una girandola di scontri dialettici, dell'emergere di preconcetti e di convinzioni che influenzano in un modo o nell'altro il giudizio. Pian piano, la camera si stringe da uno sguardo oggettivo, riprendendo tutti o almeno parte dei giurati, con scene allungate, fino a stringere claustrofobicamente sui personaggi, con un montaggio più accentuato, pian piano che la tensione cresce e ci si immerge nella psicologia dei partecipanti.
Un film davvero ben fatto, per la prima regia di Sidney Lumet e con un perfetto Henry Fonda (ma tutto il cast dà un'ottima prova).
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La Recensione più entusiasta
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici...
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici uomini costretti in una stanza, un caso apparentemente semplice, una condanna quasi certa per il ragazzo imputato accusato di avere ucciso il padre. Quando si vota, i primi undici dichiarano colpevole. L'ultimo, vedendo la mancanza assoluta di discussione e la leggerezza con cui viene disposta una vita, vota contro.
E' l'inizio di una girandola di scontri dialettici, dell'emergere di preconcetti e di convinzioni che influenzano in un modo o nell'altro il giudizio. Pian piano, la camera si stringe da uno sguardo oggettivo, riprendendo tutti o almeno parte dei giurati, con scene allungate, fino a stringere claustrofobicamente sui personaggi, con un montaggio più accentuato, pian piano che la tensione cresce e ci si immerge nella psicologia dei partecipanti.
Un film davvero ben fatto, per la prima regia di Sidney Lumet e con un perfetto Henry Fonda (ma tutto il cast dà un'ottima prova).
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La Recensione più cattiva
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici...
Nemmeno i nomi.
Dei personaggi di questo film non verremo a sapere neanche i nomi, eppure sarà impossibile non avere perfettamente chiaro ognuno dei dodici giurati alla fine della pellicola.
Dodici uomini costretti in una stanza, un caso apparentemente semplice, una condanna quasi certa per il ragazzo imputato accusato di avere ucciso il padre. Quando si vota, i primi undici dichiarano colpevole. L'ultimo, vedendo la mancanza assoluta di discussione e la leggerezza con cui viene disposta una vita, vota contro.
E' l'inizio di una girandola di scontri dialettici, dell'emergere di preconcetti e di convinzioni che influenzano in un modo o nell'altro il giudizio. Pian piano, la camera si stringe da uno sguardo oggettivo, riprendendo tutti o almeno parte dei giurati, con scene allungate, fino a stringere claustrofobicamente sui personaggi, con un montaggio più accentuato, pian piano che la tensione cresce e ci si immerge nella psicologia dei partecipanti.
Un film davvero ben fatto, per la prima regia di Sidney Lumet e con un perfetto Henry Fonda (ma tutto il cast dà un'ottima prova).
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Joaquin Phoenix
6 anni fa
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Maatz
6 anni fa
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