Film grondante di metafore e simbolismi, meno "violento" e più "malinconico" rispetto ad altre opere di Von Trier, qui la depressione si fonde ad un senso di serenità e rassegnazione, la...
Film grondante di metafore e simbolismi, meno "violento" e più "malinconico" rispetto ad altre opere di Von Trier, qui la depressione si fonde ad un senso di serenità e rassegnazione, la "melancholia" è di per sè un sentimento strano, una sorta di alchimia perfetta tra tristezza e pace, che lo rende quasi appagante. A dir poco evocativa l'allegoria del cavallo che non riesce ad attraversare il ponte di legno, nonostante gli sproni e le frustate; un' immagine che descrive perfettamente il limbo in cui si trova il depresso, i cui sforzi mentali reiterati per percorrere quel passo sono del tutto vani e finiscono irrimediabilmente per farlo collassare su se stesso.
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome...
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome melancholia colpirà la terra distruggendola, per il resto della pellicola dunque ci mostrerà le reazioni,la paura e l'angoscia dei protagonisti. Justine e claire sono due sorelle molto diverse tra loro justine soffre di depressione(per l'avvicinarsi del pianeta melancholia) mentre claire e più ottimista ed è l'unica ad aiutare justine. È il film più intimo di Lars Von trier, si ispira ad un periodo della sua vita quando soffriva di depressione. Meravigliosa la seconda parte dove vediamo justine e claire scambiarsi i ruoli, claire è più impaurita e meno serena, invece justine conscia del fatto che la fine è vicina, e più serena, rassegnata alla morte.
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome...
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome melancholia colpirà la terra distruggendola, per il resto della pellicola dunque ci mostrerà le reazioni,la paura e l'angoscia dei protagonisti. Justine e claire sono due sorelle molto diverse tra loro justine soffre di depressione(per l'avvicinarsi del pianeta melancholia) mentre claire e più ottimista ed è l'unica ad aiutare justine. È il film più intimo di Lars Von trier, si ispira ad un periodo della sua vita quando soffriva di depressione. Meravigliosa la seconda parte dove vediamo justine e claire scambiarsi i ruoli, claire è più impaurita e meno serena, invece justine conscia del fatto che la fine è vicina, e più serena, rassegnata alla morte.
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome...
Film diviso in due parti: la prima dedicata a justine(Kirsten Dunst) e la seconda dedicata alla sorella claire(Charlotte Gainsbourg), l'opera fin dall'inizio ci fa capire che un pianeta di nome melancholia colpirà la terra distruggendola, per il resto della pellicola dunque ci mostrerà le reazioni,la paura e l'angoscia dei protagonisti. Justine e claire sono due sorelle molto diverse tra loro justine soffre di depressione(per l'avvicinarsi del pianeta melancholia) mentre claire e più ottimista ed è l'unica ad aiutare justine. È il film più intimo di Lars Von trier, si ispira ad un periodo della sua vita quando soffriva di depressione. Meravigliosa la seconda parte dove vediamo justine e claire scambiarsi i ruoli, claire è più impaurita e meno serena, invece justine conscia del fatto che la fine è vicina, e più serena, rassegnata alla morte.
Film grondante di metafore e simbolismi, meno "violento" e più "malinconico" rispetto ad altre opere di Von Trier, qui la depressione si fonde ad un senso di serenità e rassegnazione, la...
Film grondante di metafore e simbolismi, meno "violento" e più "malinconico" rispetto ad altre opere di Von Trier, qui la depressione si fonde ad un senso di serenità e rassegnazione, la "melancholia" è di per sè un sentimento strano, una sorta di alchimia perfetta tra tristezza e pace, che lo rende quasi appagante. A dir poco evocativa l'allegoria del cavallo che non riesce ad attraversare il ponte di legno, nonostante gli sproni e le frustate; un' immagine che descrive perfettamente il limbo in cui si trova il depresso, i cui sforzi mentali reiterati per percorrere quel passo sono del tutto vani e finiscono irrimediabilmente per farlo collassare su se stesso.
Contiene spoiler