Un film di cui complessivamente potete fare a meno.
Sarebbe molto bello che le storie dei film di Animali Fantastici (che solo in forma di film esistono) potessero essere un prequel della saga...
Un film di cui complessivamente potete fare a meno.
Sarebbe molto bello che le storie dei film di Animali Fantastici (che solo in forma di film esistono) potessero essere un prequel della saga principale anche per quanto riguarda il cartaceo, senza incongruenze alcune. Però, di film si tratta.
I film devono tenere conto di quanto detto nei film, dove generalmente si è abbastanza restii a citare date di nascita e via discorrendo. Le incongruenze riguardo alla data di nascita di Minerva McMcGranitt, anticipata di 40 anni almeno, sono futili perciò. Stessa cosa per Silente, nei libri insegnante di trasfigurazione, e qui ladro della cattedra della Gaiamens citata da Lumacorno nel sesto volume come titolare del ruolo per 50 anni: la scena è estremamente utile ai fini di trama e si può passarci sopra, considerato che (a memoria) nei ricordi di Lumacorno nei film non si citi la Gaiamens.
I problemi del film sono altri. La sottotrama di Creedence, da alcuni indicata come incongruenza di sceneggiatura, non è tale in quanto fila secondo logica: è semplicemente costruita malissimo, secondo me, e il climax finale è peggio. Il film ammassa nella parte centrale (da quando finisce l'inseguimento fino al cimitero) momenti smielati mal costruiti, siparietti comici di bassa lega, riferimenti per gli aficionados (potevo fare a meno di provar pena per il serpente di Voldemort o di vedere la mano scricchiolante di Nicolas Flamel) e personaggi male caratterizzati (Queenie per dire, lo stesso Silente onestamente non mi ha entusiasmato in fatto di scrittura, è un po' una macchietta del figaccione, è Jude Law insomma).
Il fatto che i Lestrange sembrino così famosi e potenti è stato indicato come altro tassello critico nei confronti della trama principale: il fatto che avessero una tomba monumentale al Père Lachaise non ne fanno automaticamente una famiglia temuta in tre continenti, mi è parsa una famiglia di maghi antichi come molte altre. Gli eventi della storia principale risalgono poi a 60 anni dopo questi avvenimenti, in cui la famiglia Lestrange deve evidentemente, più che essere forzatamente caduta in disgrazia, avere addosso il marchio di Mangiamorte in Inghilterra dove Harry cresce. E nei libri soprattutto sappiamo solo ciò che arriva alle orecchie di Harry, ergo non ci vedo questa enorme incongruenza.
La pellicola merita secondo me per come è stato caratterizzato Grindelwald, soprattutto nel discorso finale, che gli dà un fascino perlomeno pari a quello di Voldemort (a mio parere molto maggiore), ed è molto ben rappresentato da un Johnny Depp in formissima. Non è poco, perché dona un avversario credibile a Silente (e a... Newt...wow) per il seguito.
Seguito in cui, evidentemente, tornerà utile il patto di sangue: anche io ho scherzato con gli amici sul mago più potente di tutti i tempi che ci mette 18 anni a rompere un incantesimo, ma tornando seri, io spero che gli sceneggiatori utilizzino a dovere questo particolare in una caccia alla soluzione come quella a cui assistiamo nei libri per l'identificazione degli Horcrux. Spero che non si dimentichino del patto fino al quinto film, e spero soprattutto che non banalizzino la soluzione, altrimenti effettivamente ci si potrebbe chiedere cosa faccia Albus per tutto quel tempo.
Marco Natale
5 anni fa
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