news



#news
Junji Ito, l'autore di Tomie, è un vero maestro dell'horror: nelle sue tavole mette a nudo gli orrori e i contrasti della società nipponica, mescolando momenti slasher, surrealismo, ispirazioni lovecraftiane e reminescenze del periodo body horror di David Cronenberg.
Tomie (1987) è la storia di un'adolescente molto bella che, dopo essere stata uccisa e fatta a pezzi, torna in aula a minare la sanità psicologica di chi la circonda.
Tomie, dopo aver ricevuto varie trasposizioni cinematografiche in patria dal 1999, approda in una serie tv americana per imporre il suo dominio di fascino e terrore anche in Occidente.
Ad occuparsi del progetto sarà Alexander Aja, regista di Le colline hanno gli occhi e Alta tensione.
Questa serie di Tomie sarà prodotta da Sony Pictures Television e Universal Content Productions.
[Un frame dal primo film del 1999, di Ataru Oikawa]
Negli Stati Uniti lo show verrà distribuito su Quibi, una piattaforma costruita prevalentemente per l'utilizzo da dispositivi mobile.
Molte opere nipponiche sono entrate nel mirino statunitense e produrre Tomie è una vera e propria scommessa, sia per la mole immensa di violenza sia per la forte autorialità dell'opera di Ito.
Tomie ha già all'attivo ben 9 film, prodotti in Giappone tra il 1999 e il 2011: caratteristica particolare della saga è che la protagonista in ogni film viene interpretata da un'attrice diversa.
Ataru Oikawa è il regista che ne ha girati di più: ben tre, legando il suo nome e la sua fama a questa serie di film, spesso girati direct-to-video ma molto apprezzati dai fan.
Riuscirà Tomie a conquistare gli occidentali?
Lo sapremo nei prossimi mesi!
news
news
news