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Vi abbiamo raccontato negli scorsi mesi come le Istituzioni abbiano preso al vaglio misure affinché si possano concretizzare gradualmente le aperture di cinema e teatri.
Oggi sono arrivate novità molto significative.
Dall'ultima Conferenza tenuta stamattina a Palazzo Chigi sulle norme anti-contagio da COVID-19, si apprende che cinema e teatri ritorneranno aperti dal 26 aprile, in concomitanza della reintroduzione della zona gialla 'rafforzata'.
Si apprende che si vuole mantenere in vigore, per ora, il coprifuoco dalle ore 22; gli spettacoli e le proiezioni cinematografiche lo dovranno rispettare tassativamente.
Come riportato dall'agenzia ANSA per cinema e spettacoli dal vivo le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione.
Almeno un metro di distanza - frontale o laterale - tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.
Per quanto riguarda manifestazioni o eventi cinematografici e teatrali stessi, saranno consentiti nel rispetto delle limitazioni della capienza.
Ricordiamo che le sale in Italia sono chiuse ormai da mesi.
La situazione di emergenza sanitaria ha fatto sì che nel 2020 i cinema hanno registrato un incasso complessivo di oltre 182.5 milioni di euro per un numero di presenze pari a circa 28 milioni di biglietti venduti: rispetto al 2019 si è trattato di un decremento di più del 71,3% degli incassi e di più del 71% delle presenze.
Se si considerano i dati a partire dall’8 marzo 2020, primo giorno di chiusura nazionale delle sale, il mercato nel 2020 ha registrato invece il 93% circa in meno di incassi e di presenze rispetto al 2019, per una differenza negativa di più di 460 milioni di euro.
Attualmente si calcola che siano al lavoro oltre 200 set, tra film italiani, internazionali e serie televisive, ma le sale restano chiuse.
Non è la prima volta che si discute di un'ipotesi riapertura e a fine febbraio sembrava che il 27 marzo sarebbe stato il giorno della fine dell'incubo.
Il 19 marzo scorso il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha comunicato l'attuazione del decreto legge Sostegno, dichiarando:
"Il decreto contiene importanti misure per il mondo della cultura, che aggiungono oltre un miliardo di euro alle risorse finora stanziate per sostenere un settore duramente colpito dalla pandemia.
Spettacolo, cinema e musei sono in grande sofferenza per la perdurante chiusura imposta dalle misure di contenimento del contagio e meritano ogni sostegno, perché esprimono parte notevole della nostra identità".
Con oltre 200 milioni di euro verrà devoluta una indennità straordinaria di 2.400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo, con una platea di beneficiari allargata.
Oltre agli artisti e alle maestranze con almeno sette giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, saranno interessati anche coloro che, con almeno trenta giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75.000 euro, a differenza delle precedenti erogazioni in cui il reddito massimo ammesso a contributo non doveva superare i 50.000 euro.
Adesso c'è solo da riaprire le sale cinematografiche, rimettendo in moto pur con tutte le misure di cautela necessarie un'industria e un indotto che a 13 mesi dalla prima chiusura non può davvero più permettersi di restare fermo.
Qui da noi non hai mai letto né bufale né fake news, ne siamo certi