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Sono passati ormai sette anni da Maps to the Stars, ultimo lavoro di David Cronenberg, regista canadese "papà" del Body Horror.
Uno degli attori prediletti del "nuovo ciclo" del visionario cineasta autore di Brood (1979), Videodrome (1983) ed eXistenZ (1999) è Viggo Mortensen, fresco di esordio alla regia con il suo Falling, film drammatico presentato al Sundance FIlm Festival e che vedrà la luce dei proiettori americani a partire dal 5 febbraio.
[Jeremy Irons nel sontuoso Inseparabili, firmato David Cronenberg nel 1988]
Nell'opera di esordio dell'attore americano, un dramma che racconta un difficile rapporto padre-figlio, lo stesso David Cronenberg appare in una piccola (ma penetrante) parte.
Intervistato dalla rivista GQ, Mortensen è stato incalzato rispetto al suo rapporto con il regista canadese con il quale ha collaborato in tre diverse occasioni: A History of Violence (2005), La promessa dell'assassino (2007) e A Dangerous Method (2011).
Contestualmente, il fu Aragorn de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si è lasciato andare a un'indiscrezione che farà felici tutti coloro che hanno amato il "primo ciclo" cronenberghiano, legato ai deliri della carne, trasmutazioni corporee e interconnessioni psichiche.
[Viggo Mortensen ne La promessa dell'assassino]
"Sì, abbiamo qualcosa in mente.
È qualcosa che David ha scritto molto tempo fa e non ha mai realizzato. Adesso l’ha raffinato e vuole girarlo.
Spero che l'inizio delle riprese avverà questa estate.
Direi che, senza rivelare la storia, forse sta tornando un po’ indietro alle sue origini."
Gabriella Paiella, la giornalista intervistatrice, incuriosita da questo spunto, ha domandato a Mortensen se si trattasse di qualcosa connesso al Body Horror, sottogenere portato avanti con maestria da David Cronenberg fra gli anni '70 e il 2000.
"Sì, ed è molto interessante.
È quasi come una strana storia da film noir.
È disturbante ed è buona, credo.
Ma sin dalle sue origini lui si è ovviamente evoluto in termini di tecnica e sicurezza come regista."
L'intervista continua poi raccogliendo i ricordi di Mortensen rispetto alle sue precedenti collaborazioni con il maestro di Cinema nato a Toronto.
Il Body Horror, genere cerebrale e sottilmente conturbante nato da una costola dell'horror tradizionale ha influenzato registi di livello assoluto come Shin'ya Tsukamoto e il figlio dello stesso David Cronenberg, Brandon, che ha in parte seguito le orme paterne nei suoi due primi lungometraggi Antiviral (2012) e Possessor (2020).
[Un frame da Possessor, film del 2020 di Brandon Cronenberg]
Il nostro Demone sotto la pelle freme all'idea di avere un nuovo film sugli orrori della carne firmato David Cronenberg.
E voi che ne dite? Siete felici del prossimo sodalizio Mortensen-Cronenberg?
Morte a Videodrome, gloria e vita alla nuova carne!