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Benedetta Porcaroli è indubbiamente il volto più giovane del Cinema italiano: classe 1998, la giovane attrice ha all'attivo già cinque lungometraggi - tra cui Perfetti Sconosciuti e Tutte le mie Notti, per il quale ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d'Argento 2019 come Attrice Rivelazione - e due serie TV importanti come Tutto può succedere di Rai1 e Baby di Netflix.
Dal 2 gennaio la vedremo protagonista di 18 Regali, il nuovo film di Francesco Amato tratto dalla storia vera di Elisa Girotto, la madre colpita da un male incurabile che sceglie di lasciare alla figlia appena nata un regalo per ogni suo compleanno, per starle vicina fino al compimento della maggiore età.
Benedetta Porcaroli è oggi seguitissima sui social network e molto amata dal pubblico giovane, che soprattutto grazie alle due stagioni di Baby l'ha incoronata come nuova stella del nostro Cinema, anche se lei stessa è la prima a non accettare questa definizione.
L'abbiamo contattata per un'intervista, dove ci ha raccontato come vive il suo lavoro e la sua passione, oltre a qualche aneddoto tra gli schiaffi ripetuti di Vittoria Puccini e il sogno di lavorare con Denis Villeneuve e Jake Gyllenhaal.
Teo Youssoufian:
Ciao Benedetta!
Dunque: modella da giovanissima, attrice a 17 anni, adesso ne hai 21 e sei la più giovane stella del Cinema Italiano.
Hai avuto tempo di respirare in questi anni o è successo tutto così di corsa che ancora non te ne sei resa conto?
Benedetta Porcaroli:
Non mi sento di essere una stella ma mi sento di fare qualcosa che mi piace e cerco di metterci tutto l’impegno possibile.
Mi sento fortunata ad aver avuto l’occasione di poter interpretare dei ruoli femminili fino ad ora complessi e interessanti e quello che che spero è di poter migliorare sempre di più di volta in volta , di poter studiare per avere dei nuovi strumenti affinché questo possa essere il lavoro della mia vita.
Con una carriera che viaggia a questa velocità hai mai pensato a cos’altro ti sarebbe piaciuto fare se non fossi diventata attrice?
Oppure stai vivendo il sogno che speravi di vivere?
Benedetta Porcaroli:
Quando ero piccola mi sarebbe piaciuto diventare una psicologa perché ho sempre amato dare consigli alle persone che mi stanno intorno - sulla teoria sono bravissima - e invece in questo momento mi rendo conto che sto facendo quello che in fondo sempre sognato e credo di aver avuto la fortuna di aver incontrato la strada giusta per me.
Finora hai recitato in ruoli abbastanza differenti tra loro: ti ritrovi in uno dei tuoi personaggi o sono state tutte ragazze diverse da te?
Benedetta Porcaroli:
La recitazione è sempre qualcosa di diverso e simile allo stesso tempo,in ognuno di loro c’è qualcosa di me, è difficile da spiegare.
È un lavoro che si fa con i sentimenti e con le con le parti più intime di te.
Credo di aver interpretato dei ruoli abbastanza lontani da me pur avendo qualcosa in comune,cerco di portare una malinconia di fondo nei personaggi che interpreto che che mi appartiene, ma allo stesso tempo cerco di reinventarli per avere la libertà di muovermi in uno spazio che che conosco solo io.
Dopo un 2018 da favola e un 2019 di conferme, il 2020 parte subito con un film importante come 18 Regali.
Dopo Tutte le mie Notti ti stai abituando ai ruoli da protagonista?
Benedetta Porcaroli:
Non ci si abitua mai a nulla in questo lavoro, ed è giusto che sia così.
Lavorare su un ruolo al centro della storia ti permette di conoscere le sfumature, le luci e le ombre che sono descritte nella sceneggiatura, e di poter lavorare in una direzione più precisa e che quindi lascia meno spazio all’immaginazione.
[In Perfetti Sconosciuti Benedetta è la figlia di Marco Giallini e Kasia Smutniak]
Com’è stato ritrovare Edoardo Leo dopo Perfetti Sconosciuti e come ti sei preparata per il personaggio di Anna in 18 Regali, ruolo difficile se si pensa a quale situazione deve affrontare?
Benedetta Porcaroli:
È stato piacevole ritrovare Edoardo perché avevamo lavorato insieme quando ero molto più piccola e interpretare i ruoli di padre e figlia è stato davvero emozionante.
La preparazione per il ruolo di Anna è stata difficile, abbiamo provato tanto con il nostro regista Francesco Amato e con Vittoria Puccini, abbiamo riflettuto sulle sfumature più giuste da cui attingere per il bene del film.
Anna nella vita vera ha solo tre anni e quindi personaggio che interpreto è frutto della nostra immaginazione.
È stato un lavoro senz’altro faticoso dal punto di vista emotivo, ma a tratti anche divertente e sono felice di aver incontrato delle persone a cui oggi voglio molto bene con cui ho condiviso un percorso così delicato.
Dato che il film si ispira a una storia vera, ti è capitato di parlare direttamente con il marito di Elisa Girotto, co-autore della sceneggiatura di 18 Regali?
Benedetta Porcaroli:
Senz’altro.
Abbiamo conosciuto Alessio [Vicenzotto, ndr] quando siamo andati a trovarlo a casa sua prima dell’inizio delle riprese.
Siamo rimasti subito stupiti dalla sua accoglienza, dal suo coinvolgimento nel progetto e dalla sua generosità nell’aprirci le porte più intime del suo dolore.
Ci ha permesso di leggere le lettere di Elisa e le liste originali dei regali per la figlia Anna.
Sono stati momenti molto emozionanti.
Ci puoi raccontare un aneddoto avvenuto sul set di 18 Regali che ti ha colpita particolarmente?
Qualcosa di assurdo, o importante, o anche semplicemente... divertente e inaspettato!
Benedetta Porcaroli:
Mi ricordo che Vittoria Puccini doveva darmi uno schiaffo in scena e che tutto il giorno abbiamo fatto quella stessa scena e puntualmente colpiva il mio orecchio invece che colpire la mia guancia, causandomi di conseguenza un dolore atroce!
Ci siamo molto divertite.
[Vittoria Puccini e Benedetta Porcaroli in una scena di 18 Regali]
Come stai affrontando la notorietà e il successo?
Anche grazie a Baby sei diventata una sorta di modello per molte ragazze della tua età e più giovani, su Instagram hai più di 1 milione di follower: ti senti addosso un po’ di responsabilità ogni volta che posti una foto?
Benedetta Porcaroli:
Chiaramente mi rendo conto che il pubblico che ha seguito Baby e che oggi mi segue sui social è un pubblico di ragazzi molto giovani, quindi senz’altro un po’ di responsabilità la percepisco, ma lo stesso tempo cerco di farmi vedere per quella che sono, trasmettendo i valori con cui sono cresciuta e che credo fondamentali.
Vai spesso al cinema?
Guardi serie TV, insomma: sei anche un’appassionata di ciò che fai oppure quando finisci di lavorare sei ‘satura’ e preferisci dedicarti a qualcosa di totalmente diverso?
Benedetta Porcaroli:
Vado molto spesso al cinema e quando non riesco mi guardo un film a casa, in alternativa mi leggo un libro, ma difficilmente mi allontano da quella che è anche la mia passione, oltre a essere il mio lavoro.
Sappiamo che ti sei praticamente “fatta da sola” e che ti hanno lanciata sul set di Tutto può succedere all’improvviso, questo però non ti ha impedito di dimostrare il tuo talento e di costruirti una carriera: come autodidatta hai dei modelli di riferimento nel cinema mondiale?
O attrici e attori con i quali sogni un giorno di poter lavorare?
Benedetta Porcaroli:
C’è un panorama davvero vasto in termini di personaggi con cui sogno di lavorare un giorno.
Mi piacerebbe fare un film con Jake Gyllenhaal, ammiro moltissimo Olivia Colman e sogno di fare un film con Denis Villeneuve, ma parliamo di utopia.
Dal tuo punto di vista credi che il Cinema Italiano stia vivendo un momento di cambio generazionale?
Oltre a te sono molti i giovani attori e attrici che stanno esplodendo: si può parlare di nuova generazione?
Benedetta Porcaroli:
Si può assolutamente parlare di nuova generazione.
E sono molto fiera di farne parte.
Penso di avere dei colleghi meravigliosi e che ci sia un clima più solidale e più meritocratico in questo lavoro.
Qualcosa lentamente sta cambiando, e mi auguro che ciascuno di loro vada avanti per la propria strada.
Ringraziamo Benedetta e Lucky Red per averci dato la possibilità di condurre questa intervista, e intanto vi ricordiamo che 18 Regali, con Vittoria Puccini, Edoardo Leo e Benedetta Porcaroli sarà nei nostri cinema a partire dal 2 gennaio 2020.
[in copertina: Benedetta Porcaroli - foto di Filippo Avandero]