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Dolemite is my name, per la regia di Craig Bewer, promette di riportare in auge il cinema blaxploitation degli anni '70 calando Eddie Murphy nei panni di Rudy Ray Moore, commediante che ha trovato fortuna con il personaggio di Dolemite, il cui omonimo film è uno dei maggiori esponenti del suo genere.
Dolemite is my name, scritto dalla coppia Scott Alexander e Larry Karaszewski, racconta l'ascesa di Rudy Ray Moore verso il successo, regalando a Eddie Murphy un ritorno importante sui set cinematografici.
Il film non ha ancora una data d'uscita ma sembra verrà rilasciato questo autunno, periodo ottimale per la award season, utilizzando la solita formula Netflix della distribuzione in sale limitate e successivo rilascio in piattaforma.
Come potete vedere dal trailer Eddie Murphy è in buona compagnia e il cast si arricchisce di nomi quali Chris Rock, Mike Epps, Craig Robinson, Keegan-Michael Key, Luenell, Wesley Snipes, Tituss Burgess e Da’Vine Joy Randolph.
Qui a CineFacts.it siamo estremamente curiosi di poter vedere Dolemite is my name, il cui focus sarà quel cinema di colore, culturalmente distante e poco conosciuto da noi e riportato in sala, in parte, dal Jackie Brown di Quentin Tarantino, i cui rimandi a Foxy Brown e ad altro cinema derivativo dalla blaxploitation non sono stati colti dal pubblico italiano, rendendolo forse uno dei meno apprezzati e celebrati per il regista di Knoxville.
Allo stesso modo, come anticipato, c'è una certa curiosità verso questo Eddie Murphy protagonista, la cui rapida discesa dalla collina della popolarità guadagnata tra gli anni '80 e '90 è esplosa in una sequela di film poco memorabili e che hanno rappresentato l'annichilimento di un importante rappresentante della stand-up comedy americana.
In cuor nostro vogliamo ritrovare un Eddie Murphy dinamico e di rottura tanto quanto il cinema blaxploitation, che Dolemite is my name cerca di raccontare attraverso la storia di Rudy Ray Moore.