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Cure di Kiyoshi Kurosawa finalmente al cinema: il trailer in anteprima

In esclusiva per CineFacts il trailer del magistrale horror psicologico con Kōji Yakusho, per la prima volta al cinema in Italia dal 3 aprile grazie a Double Line

Cure è uno degli horror più influenti degli ultimi trent'anni, ma non è mai stato distribuito al cinema in Italia. Almeno fino ad oggi.

 

In un evento attesissimo (e richiestissimo) dai cinefili, Double Line di Torino porterà per la prima volta nelle sale italiane il film che nel 1997 ha rivelato al mondo il talento di Kiyoshi Kurosawa. A completare il quadro, la straordinaria interpretazione di Kōji Yakusho, uno degli attori più versatili e apprezzati internazionalmente, recentemente premiato al Festival di Cannes per l'amatissimo Perfect Days di Wim Wenders.

 

Noi di CineFacts siamo felicissimi di presentarvi il trailer del restauro in 4K di Cure in anteprima nazionale!

 

[Il trailer di Cure di Kiyoshi Kurosawa, dal 3 aprile nei cinema]

 

 

La città di Tōkyō è sconvolta da una serie di omicidi accomunati da una misteriosa incisione a forma di X sul corpo delle vittime, eseguiti da persone apparentemente normali e senza alcun legame tra di loro: sul caso indaga il detective Takabe, che sospetta che dietro a questi crimini ci sia un giovane di nome Mamiya, colpito da amnesia ma dotato di pericolosi poteri ipnotici.

 

Maestro capace di spaziare dall'horror (Pulse, Retribution) al dramma (Tokyo Sonata, Wife of a Spy), Kurosawa è una figura centrale del cinema giapponese contemporaneo.

Cure è universalmente riconosciuto come il capolavoro del regista giapponese e uno dei capostipiti della nuova ondata di j-horror degli anni '90, accanto a cult come Ringu di Hideo Nakata, The Grudge di Takashi Shimizu, Audition di Takashi Miike e Pulse dello stesso Kurosawa. 

 

È un film di culto che esplora temi profondi come il senso di colpa, l'alienazione e la solitudine della società contemporanea, riflessa in un Giappone diviso tra tradizione e ipertecnologia.

 

 

[Una scena di Cure]

 

 

Considerato uno dei thriller più influenti di sempre, Cure è spesso paragonato a capolavori come Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme o ai film di David Fincher come Seven e Zodiac, con i quali condivide l'ambientazione post-industriale, la figura di un protagonista tormentato e l'importanza riservata al rapporto tra poliziotto e criminale, qui declinato in maniera inquietante e affascinante. 

 

Tra i più grandi estimatori di Cure c’è il regista coreano Premio Oscar Bong Joon-ho, che annovera Cure tra i suoi film preferiti e ne riconosce l’influenza su opere come Memories of Murder.

Per Martin Scorsese Kiyoshi Kurosawa è "Un vero Maestro della luce, dell’inquadratura e del ritmo, e ha un controllo tale su tutti e tre questi elementi al punto che ci sono momenti nei suoi film in cui il minimo gesto nell’angolo dello schermo riesce a far venire i brividi."

Ari Aster, tra i nomi più in vista dell'horror contemporaneo, considera Cure tra i migliori film mai realizzati, e la pellicola è particolarmente amata anche dal connazionale Ryūsuke Hamaguchi, Premio Oscar per Drive My Car.

 

Nato nel 1955, Kiyoshi Kurosawa è uno degli autori più poliedrici del Cinema giapponese contemporaneo, noto per il suo stile ipnotico e i toni metafisici delle sue opere.

Protagonista dell’esplosione del fenomeno j-horror di fine anni ’90, Kurosawa ha frequentato i maggiori festival cinematografici del mondo, vincendo premi prestigiosi, tra cui il Leone d'argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia con Wife of a Spy.

 

Tra gli attori che ha contribuito a lanciare spiccano, oltre a Kōji Yakusho, nomi come Tadanobu Asano, recentemente vincitore del Golden Globe per la serie Shōgun

 

 

[Una scena di Cure]

 

 

Autore prolifico, Kurosawa ha realizzato tre film solo nel 2024: il mediometraggio Chime e i lungometraggi Cloud (presentato fuori concorso a Venezia) e La Voie du serpent, girato in Francia.

 

Inedito per quasi trent'anni nelle sale italiane, Cure approda finalmente nei nostri cinema con un doppiaggio italiano che segna un momento storico: è infatti la prima volta che il film viene doppiato in una lingua diversa dal giapponese.

Vittorio Guerrieri, celebre voce italiana di Ben Stiller e già doppiatore di Kōji Yakusho in Acqua tiepida sotto un ponte rosso di Shōhei Imamura, presta la sua voce all'attore giapponese per questo restauro.

 

L'appuntamento con Cure è dunque fissato per il 3 aprile 2025: preparatevi a un’esperienza indimenticabile.

___

 

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