Arriva tramite Deadline la notizia secondo la quale Netflix avrebbe avviato le trattative preliminari per l'acquisto dell'Egyptian Theatre dall'American Cinematheque, siglando il primo vero acquisto di una sala cinematografica.

L'Egyptian Theatre è stato aperto nel 1922 sulla famigerata Hollywood Boulevard e, dopo decenni di splendore e altrettanti di decadenza, nel 1992 è stato acquistato dall'American Cinematheque per la simbolica cifra di 1 dollaro, con la promessa che sarebbe stato riportato allo splendore di un tempo.

Promessa mantenuta nel 1998 dopo un investimento di 12.8 milioni di dollari, avviando una stagione di eventi e proiezioni non-profit dedicate, ovviamente, alla diffusione della cultura cinefila.

L'accordo proposto dal gigante dello streaming vorrebbe mantenere la operazioni non-profit della Cinematheque, quindi proiezioni, eventi, serate, classi e lezioni a tema, attive durante il fine settimana, riservando alle serate dei giorni lavorativi la programmazione Netflix.

La transazione non includerebbe l'Aero Theater di Santa Monica, sempre sotto la tutela dell'American Cinematheque.

in aggiunta, qualora l'operazione andasse a buon fine, gli accordi stretti da Netflix con altre catene indipendenti quali Landmark e lPIC rimarrebbero invariati.

Le fonti americane precisano che Ted Sarandos, responsabile del dipartimento creativo dei contenuti di Netflix, è membro della commissione dell'American Cinematheque ma, sempre stando alle fonti, sembra si sia messo da parte durante le trattative.

Qualora la trattativa dovesse andare in porto, Netflix aprirebbe scenari sulla possibilità di utilizzare l'Egyptian per ospitare le prime di tutti quei film la cui ambizione è di competere nella stagione degli awards.

Pare proprio che il colosso del cinema digitale stia muovendo alcuni passi verso una distribuzione in sala, almeno in suolo statunitense, cercando di mediare le ostilità, ormai danze di guerra, avviate con addetti ai lavori e cinefili incalliti.

Tutti avremmo voluto vedere Annihilation di Alex Garland, oppure il postumo di Orson Welles, sullo schermo di un cinema e l'idea di non averlo potuto fare, e di poter rimediare in futuro, crea sentimenti contrastanti.

A volte, preso dall'isteria dell'ottimismo, penso quanto sarebbe interessante poter entrare in una sala Netflix per poter guardare uno dei tanti film, magari classici e non, del catalogo, selezionati settimanalmente, a rotazione, dai singoli cinema. 

Tornando quindi all'idea di un cinema di terza e quarta visione senza sosta e soluzione di continuità, scongiurando il terribile pericolo di dover aspettare decenni o il sorgere di una moda passeggera, anniversario o isteria di massa, per poter vedere un film al cinema.

Cosa ne pensate?
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